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Quando la sana nutrizione aiuta la disabilità

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Parlando di nutrizione.

Mi trovavo ad un Convegno, nella sala di un Hotel di Milano, lunga una settantina di metri, con otto gradini all’ingresso più una ventina di metri per raggiungere la Hall dell’albergo. Era un congresso che mi interessava molto, ero uno dei testimonial più importanti, mi sentivo carico della responsabilità che mi si attribuiva di fronte a più di cinquecento persone. Avevo molti conoscenti, amici, con solidarietà sincera, pronti ad aiutarmi a sollevarmi dalla carrozzina (27 anni di Sclerosi Multipla). Ebbene, ce l’ho fatta da solo, quattro volte, negli intervalli, per andare nella Hall a sorbire un frullato o bere un thè, con una stampella e un braccio amico a sinistra, ho fatto il percorso della sala, le scale, andata e ritorno, senza risentirne particolarmente se non una normale sana stanchezza. Chi non ha mai provato a non camminare probabilmente non capirà il significato di queste mie parole. Chi come me è in carrozzina da anni, forse si sentirà solidale a quello che scrivo; per far sapere a tutti i colleghi disabili fisici che è sempre possibile superare le barriere che ci si presentano, con la forza di volontà, con l’impegno intellettuale, con la solidarietà della gente anche estranea, con gli stimoli a fare sempre qualcosa di nuovo, studiare, analizzare, interessarsi a tutto quello che ci circonda. La mia malattia – Sclerosi Multipla – è considerata devastante, inguaribile, inarrestabile. La mia diagnosi è del 1981, con primi sintomi nell ’80. Da undici anni mi cura il San Raffaele di Milano Segrate, con il Copolimero. Grazie a questo farmaco, da 7 anni la malattia si è fermata. Il recupero che sto avendo, nelle funzioni ritenute compromesse, è dovuto al Copolimero (una autoiniezione sottocutanea al giorno), all’impegno intellettuale (l’ergoperapia, terapia dell’impegno), alla sana ed equilibrata alimentazione, anzi nutrizione cellulare, che sto seguendo. I risultati si vedono, giorno dopo giorno. Ho 54 anni, voglio vivere i prossimi 25/30 assaporando tutto il bello della vita! Credo di averne diritto e credo di aver trovato il metodo per riuscirci! Io non ho niente di speciale, sono una persona normalissima con in più un handicap che cerco di trasformare in opportunità positiva. Se posso farlo io, può riuscirci chiunque abbia veramente voglia di riscattarsi dall’isolamento e trovare una nuova modalità di vita ugualmente soddisfacente e piacevole. Provare per credere!

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