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Città Ideale – Pancalli racconta di se e dello sport

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Pancalli si racconta a Città Ideale e parla di sport.

Lo sport se praticato può essere agonismo, altrimenti agonia di una rinuncia forzata. Luca Pancalli – 7 ori, 7 argenti, 3 bronzi nel nuoto – si racconta in un’intervista a Città Ideale e parla dello sport praticato dai Disabili e di quello che dovrebbero praticare.

Se alla paura, ai timori ed ai vari incoraggiamenti a non praticare sostituissimo il coraggio avremmo qualche campione in più … O semplicemente Disabili appagati!

Lo sport è cultura, educazione e sano agonismo

Intervista di Città Ideale al dott. Luca Pancalli, commissario straordinario della Federcalcio e presidente del CIP, Comitato Italiano Paralimpico

Copertina del numero in uscita di Città IdealeD: Dott. Pancalli, alcuni lettori di Città Ideale ci hanno recentemente chiesto chi è il signore in carrozzina della Federcalcio che si vede in televisione quando ci sono riunioni importanti che riguardano questo sport.
R: gli onori della cronaca, è vero, mi hanno riguardato come commissario straordinario della Federcalcio, onere al quale non mi sottraggo, ma che non rientra nelle mie abituali competenze. Immagino che i vostri lettori siano incuriositi da questo signore in carrozzina che spesso si vede insieme ai big del pallone e si chiedano chi è.
Luca Pancalli - 7 ori, 7 argenti, 3 bronzi nel nuotoLuca Pancalli è innanzitutto un sportivo, sono un uomo profondamente appassionato dello sport e sono stato anche un validissimo atleta. A 17 anni ero già nazionale di penthatlon moderno ma una brutta caduta da cavallo, durante un meeting internazionale a Vienna ha interrotto una brillante carriera come atleta normodotato.La passione e il sogno di partecipare ai giochi olimpici mi ha spronato a non abbandonare la pratica sportiva facendomi giungere ugualmente a traguardi davvero notevoli. Ho partecipato a tre Paralimpiadi: Seul’88, Barcellona’92, e Atlanta’96, come nuotatore vincendo sette medaglie d’oro, sette d’argento e tre di bronzo. Da sei anni sono presidente del Comitato Paralimpico Italiano e vicepresidente Coni. Gli aspetti del lavoro come presidente del CIP che mi stanno particolarmente a cuore sono le tematiche legate al disagio intellettivo e relazionale e quelle legate alla scuola. E’ normale che si guardi ad un disabile come a qualcosa di diverso ma ciò che deve essere ancora più normale è che si cresca e, crescendo, si faccia progredire la società. Ciascuno di noi ha diritto ad essere rispettato, come atleta e come uomo. In Italia ci sono circa 180.000 ragazzi disabili che frequentano le scuole dell’obbligo e la mancanza di un’ora di educazione fisica adeguata alle esigenze di studenti normodotati e non, rappresenta l’ennesimo elemento di ghettizzazione nei confronti dei ragazzi disabili. La visione strategica del Comitato Italiano Paralimpico privilegia non solo l’aspetto agonistico, ma tende soprattutto a dimostrare che lo sport è cultura ed educazione.

Andrea Pellegrini sta per andare a canestro!

Andrea Pellegrini sta per andare a canestro!

D: dott.Pancalli, il CIP si occupa anche della formazione degli allenatori?
R: certamente, abbiamo molti corsi di formazione per tecnici sportivi di nuoto, atletica leggera, scherma, basket, equitazione. Molto spesso questi corsi sono frequentati da laureati in discipline sportive che si vogliono specializzare con persone portatrici di handicap.
D: Presidente, lo sport praticato dalle persone disabili spesso viene visto dalle persone normodotate come una pratica a livello amatoriale, come stanno in realtà le cose?
R: è in atto un forte cambiamento rispetto agli anni passati, l’interesse del pubblico è cresciuto enormemente anche per merito delle ultime Paralimpiadi di Torino 2006, i nostri atleti sono seguiti da schiere di fans che non hanno nulla da invidiare agli atleti più blasonati e conosciuti. Ci sono perfino atleti che si dedicano allo sport come loro attività principale e si stanno già allenando per Pechino 2008 o per Vancouver 2000.
D: dott.Pancalli, lo sport in generale sta attraversando un brutto momento, lo sport delle persone disabili, altrettanto?
R: non direi proprio, al contrario non esito a definire questo come un momento storico per il nostro movimento. Solo pochi anni fa, neanche il più inguaribile degli ottimisti avrebbe immaginato un consesso di tale levatura per decidere il futuro dello sport italiano, al quale il Comitato Italiano Paralimpico partecipasse con grande autorevolezza e stima. Dobbiamo svilupparei quattro punti fondamentali del nostro programma: raccordo tra sport e scuola; sport come lotta ad alcune patologie e al doping; impianti sportivi e intervento sull’Istituto per il Credito Sportivo; sport come funzione sociale. Obiettivi e valori che sorreggono e sorreggeranno il nostro lavoro.
D: Cosa fate per la scuola?
R: Da sempre sostengo che la scuola è un settore nel quale si deve intervenire con un programma, perchè l’ora di educazione motoria nella scuola primaria o di educazione fisica negli istituti superiori è, per un ragazzo disabile, quasi sempre sinonimo di esclusione. Per il CIP, inoltre, lo sport è un diritto da garantire a tutti, persone disabili comprese, ma anche strumento di integrazione sociale tra i più efficaci. Per non parlare di prevenzione del fenomeno doping tanto che istituiremo un tavolo di lavoro per i nostri operatori, e del problema dell’impiantistica sportiva, visto che il discorso relativo all’abbattimento delle barriere è lungi dall’essere risolto. Ringrazio il Ministro Melandri perchè, sin dal suo insediamento, ha sempre coinvolto il Comitato Italiano Paralimpico in ogni progetto legato al futuro dello sport in Italia”

Renato Magni

La selezione degli articoli di Città Ideale verrà proposta in diversi giorni.

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About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. ImprendiNews.com è la prima testata attiva dal 1º maggio 2014. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

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