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Da un Commento di Aldo Maria Arrigoni … E due!

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Disabile DOC vi propone il secondo articolo tratto da un commento di Aldo Maria Arrigoni.

Carissimo Aldo Maria, ho pensato (ancora una volta) di trasformare un tuo Commento in articolo. Certi argomenti proponili tu stesso tramite articoli più che commenti, essendo un Utente Registrato lo puoi fare con la stessa facilità e rapidità. Non sarebbe male iniziare un esame delle più interessanti e contraddittorie normative che ci interessano.

A Te buon lavoro, a Tutti buna lettura!

Commento su “ilMac.net contribuisce a creare coscienza sociale per guardare concretamente a soluzioni di Vita Indipendente”

Sono tre anni che mi occupo di lavoro/disabili, in autonomia insieme ad una collega anche lei in carrozzina. Ho visto e toccato con mano che le vere barriere non sono quelle architettoniche, che, volendolo, in qualche modo si riesce a superare. Sono le socio/cultural/familiari che sono insormontabili. Quella ragazza, oggi trentenne, con la mia stessa malattia da 14 anni (io ci convivo da 27), cui la mamma ha detto: “è inutile che studi tanto sei disabile!”.
Si è trovata esclusa da ogni possibilità di crescita, di confronto, di socialità. Oggi dirigo una ricerca per conto della SDA BOCCONI sulle leggi 68/99 e seguenti, per capire le reali difficoltà delle Aziende al rispetto dell’obbligo di assunzione. Dalla carrozzina, grazie al fatto che ho una Laurea giovanile (ho 54 anni) e che al riconoscimento della condizione di disabile, undici anni fa, escluso dalla Azienda di cui ero dirigente, ho preso un PH Doctorate USA solo per mettermi alla prova. Non voglio spingere tutti i colleghi disabili a gettarsi nel marasma dello studio parossistico.
Dico solo che noi disabili dovremmo sentire una forma di dovere sociale a dare l’esempio nel FARE NONOSTANTE!
Uno dei massimi esperti al mondo di Sclerosi multipla mi ha definito ad un recente convegno sulla malattia al San Raffaele: “un paziente amico affezionato con cui collaboriamo da dieci anni”. Questo mi fa sentire obbligato a dare l’esempio agli altri, anche normodotati, di cosa vuol dire quardare avanti e non fermarsi mai. L’agire secondo principi eticamente corretti verrà comunque riconosciuto anche economicamente. E’ quello che succede a me e che succederà a tutti quelli che vorranno imitarmi. Come dice un amico pubblicitario: “SIAMO BIS-ABILI!”.

Aldo Maria Arrigoni – aldomaa@tin.it

NdR:
Cortesemente evitate di inserire numeri di telefono fissi o mobili in Articoli e Commenti. Grazie!

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About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. ImprendiNews.com è la prima testata attiva dal 1º maggio 2014. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

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  • 3 commenti

    1. Caro Carlo, anni di conoscenza ci accomunano nella medesima reazione positiva alle diverse invalidità. Come diceva Giorgio Gaber, “facciamo finta di essere sani” e continuiamo sulla strada di dare esempi positivi. La SDA Bocconi in questo ha voluto affidarmi la direzione di un progetto di ricerca sull’argomento “lavoro/disabili” (Legge 68/99 e segg) che prende il via proprio oggi venerdì 2 febbraio. Sono previste alcune interviste a soggetti che in qualche forma abbiano vissuto situazioni particolari in ambienti lavorativi dipendenti e/o autonomi. Lo scopo è quello di monitorare – in logica Bocconiana, quindi scevra da ogni buonismo o solidarietà farisea – la reale situazione di un territorio significativo come quello, per ora, di Milano e provincia. Vorremmo nel tempo estendere la ricerca ad altre zone d’Italia, dopo aver testato la metodica per produrre una pubblicazione prevista per l’inizio dell’anno prossimo. In tutto questo, uno strumento online come http://www.disabiledoc.it può essere utile. Ti chiedo per ora una disponibilità d’intenti, perchè vorrei che il nostro lavoro sia il più trasparente possibile, essendone il responsabile anche negli aspetti etici. Potresti anche essere un soggetto interessante da consultare vista la tua travagliata esperienza di vita, e come te, altri che ti leggono. Per ora, lancio la provocazione e aspetto le risposte.
      Un abbraccio
      Aldo Maria Arrigoni

    2. Ciao Aldo!

      Ti chiedo per ora una disponibilità d’intenti, perchè vorrei che il nostro lavoro sia il più trasparente possibile, essendone il responsabile anche negli aspetti etici.

      La mia disponibilità ed interesse sono totali. Se deciderai di utilizzare DisabileDoc.it come vettore informativo attiverò un’apposita Categoria così da raggruppare tutti gli inserimenti ed averli estraibili con un click.

      Sono a disposizione, ciao!

    3. Lunedì 12 febbario partirà la fase operativa del progetto SDA Bocconi/Cirah, di cui riceverai man mano i dettagli.
      Qualora le professoresse che mi affiancano (E’ merito della carrozzina avere la fortuna di lavorare con tutte collaboratrici anche di bell’aspetto?!?), accetteranno la mia proposta, il tuo portale potrà esserci utile.
      In attesa di quest’evento, ti mando una mia nota.
      Si dice che la finanziaria dell’attuale governo Prodi voglia abolire il day ospital. Non ho letto tutti gli articoli di detta Legge, anche perchè ho finito il Malox e l’Aloe non basta, e quindi spero sia una informativa errata. Forse chi ha fatto una tale proposta di legge non frequenta gli ospedali come capita a chi, come noi, ne è costretto spesso controvoglia. Il Day Ospital ha risolto tantissimi problemi a tanti malati cronici che abbisognano di essere assistiti costantemente da personale qualificato ed all’altezza delle necessità. Ha altresì ovviato all’intasamento delle corsie in quegli ospedali che hanno saputo attrezzarsi adeguatamente. Toglie i fastidi di essere ricoverati solo per delle terapie o per degli esami più o meno di routine, riducendo così anche i costi al bilancio della Sanità Nazionale.
      Il solo pensare di abolirli significa essenzialmente che i legislatori non si interessano minimamente dei veri bisogni della gente comune nè degli inconvenienti che certe decisioni provocano. Cosa aspettiamo a far sentire fragorosamente le nostre voci? Dobbiamo andare in migliaia in piazza in carrozzina? Vi immaginate un centinaio di carrozzine nel centro di Milano e contemporaneamente al centro di Roma e Torino, che blocchino il traffico per essere ascoltati? In attesa che la temperatura esterna ci permetta una simile manifestazione, tentiamo almeno di scrivere tutto il nostro dissenso a decisioni estremamente dannose e facciamoi sentire in tutte le sedi possibili.

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