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Il cabaret visto da disabili abili di ridersi addosso

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Si parla di cabaret.

Anche chi ha difficoltà fisiche ha diritto di divertirsi e far divertire gli altri.
Da un anno stiamo lavorando con un gruppo di disabili fisici allo scopo di far risaltare quelle residue capacità che, siamo convinti, esistano in ciascuno di loro. Viste le difficoltà di comunicazione che spesso non vengono superate, abbiamo deciso di provare con il cabaret, una forma di teatro divertente, di poco impegno, che fa ridere chi la esercita e chi la osserva. Anche un disabile può pensare di ridersi addosso, e di far ridere chi assiste alle sue esibizioni, sempre nei limiti dell’estrema educazione e senza mai sconfinare in situazioni poco tollerabili. ZELIG ci ha offerto l’assistenza di due grandi autori docenti, che stanno dietro molte delle scenette esilaranti che tanto ci fanno divertire. Con loro abbiamo lavorato a lungo per trovare le forme e i ruoli più adatti ad ognuno dei dodici ragazzi che hanno partecipato a questo esperimento. Si è trattato di un primo esperimento, per superare gli stereotipi della comune accezione del concetto di disabilità e consentire a persone emarginate anche nella vita quotidiana, l’esprimersi liberamente alla ricerca di un sorriso vero, sano, e non pietistico o di compassione. Il primo tentativo è andato in scena il 7 Settembre, nella sede storica dello ZELIG, in viale Monza 140, con un grande successo, gente in piedi ad applaudire! Ingresso libero con offerta altrettanto libera, per contribuire alle spese del progetto. Dopo questo primo tentativo, si è deciso di prorogarlo per tutto il 2007, con prove e spettacoli continui. Cerchiamo altri disabili fisici che abbiano voglia di mettersi in gioco e di imparare a comunicare, con autoironia e voglia di divertirsi. La coordinatrice è Micelle che risponde al 3333570248.
Per ulteriori informazioni potete contattarmi via email.

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