Dopo tanta solitudine, l’amore!

Un ragazzo Disabile, Giorgio, usciva da un po’ di tempo con una bella ragazza che desiderava molto come sua compagna per la vita. Un giorno erano a passeggio quando lui, distratto dalle sue stesse paure si dichiarò: “Clara, ti amo alla follia! Sei la mia aria il mio sguardo e … Mi vuoi sposare?!”
Clara annuì aggiungendo solo: “Si, lo voglio anch’io Giorgio! Però …”
“Cosa c’è?” Ribatté Giorgio preoccupato.
E Clara: “Amore non c’è nulla che non va! Dovrai solo chiederlo a mio padre, sai com’è … All’antica …”
Il giorno successivo i due innamorati si trovarono a casa di lei. Il padre era in giardino che potava la siepe quando si avvicinarono. L’uomo li guardò con tenerezza, ma sguardo serio quando esclamò: “Allora, come va? Volete chiedermi qualcosa?!”
Giorgio che aveva sempre rispettato quella fanciulla si fece avanti: “Signor Tarquinio, io … Io … Beh volevo …”.
L’emozione era forte, coinvolgete, totale.
Il padre di Clara capì e volle venire incontro al coraggio di quel giovane innamorato. Quando …
“Sai Giorgio, è un po’ che ti osservo. Mi piaci! Schietto, sincero, sempre di buon umore e coraggioso … Eheheh! Figliolo, credo di aver capito ciò che vuoi. Un padre sogna sempre il meglio per sua figlia, ma tu hai dimostrato di essere superiore ai tuoi stessi limiti! Sì, e così sia! Avrai la mano di mia figlia!”
Quando Giorgio intristito esclamo: “No! Tutto ciò che vuole, ma basta con le mani!”.