Il futuro proporrà soluzioni hardware e software, sarà accessibile e usabile per i Disabili il prodotto di domani? Oppure verranno sacrificate delle risorse hardware per rendere più “snelli” e meno costosi i prodotti?
La Vita Indipendente avrà, come ha, un Partner obbligatorio: il progresso. Quello che oggi è sovente confuso con troppe “Killer Applications” che già strizzano l’occhio a questa nostra necessità.
Personalmente penso che nei prossimi anni beneficeremo delle soluzioni di Pre-Frontiera per poi rischiare che l’evoluzione ci tolga per eccessi evolutivi l’autonomia acquisita.
Guardate il filmato che segue e poi riprenderemo il discorso …
Il futuro sarà così: strabiliante!
Quanti Disabili potranno però accedere a periferiche che esaltano l’interazione fisica richiedendo manualità da “illusionisti”? La soluzione è fantastica, ma quanti Disabili motori dovranno fare appello a vecchi hardware? Quanti riusciranno a trovare per questi i software ancora compatibili?
La Frontiera non è lontana, ha distanze diverse e diversificate per settore. Alcune sono in rapido avvicinamento, altre ci offrono già miniaturizzazioni di tasti ed oggetti difficili da gestire.
La Convenzione Internazionale O.N.U. – Disabili del 31 Marzo scorso ha messo in risalto una popolazione mondiale di Disabili di ben 650 Milioni di unità evidenziando così che la nostra è la Terza Comunità al mondo …
Le imprese risulteranno lungimiranti se inizieranno a chiedere ai Disabili come è meglio progettare hardware e software. Come più volte ho scritto la disabiltà è un evento storico e non una scelta; l’evento giunge anche trasportato dagli anni che trascorrendo producono vecchiaia e situazioni invalidanti. Molte persone, già oggi, vivono gli ultimi anni della loro vita inconsapevoli di essere divenuti “onoris causa” Disabili, magari non si sentono tali perché la patologia è solamente l’età.
Più tuteleremo i nostri interessi e più contribuiremo al futuro di chi oggi può agire al 100% delle sue capacita residue e, forse, indurremo a pensare che non possiamo agire da soli, ma ci occorre l’aiuto dinamico di chi forte nel corpo è più debole in mente e capacità prospettica.
Nel piccolo di un cammino appena intrapreso i Progetti “Apple D-User” e “D-code” sono l’inizio di una visione chiara e completa, ma con la “maledizione” di essere complessa da spiegare quindi, forse, difficile da comprendere …
I Disabili devono diventare una voce corale se vogliono scrivere anche loro il futuro che poi li coinvolgerà!
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