Si parla della crescita socialmente utile determinata dal lavoro.
Le imprese sociali sono una realtà economica del nostro paese. Rappresentano un settore non sempre visto ed apprezzato per ciò che è e fa. Città Ideale propone un articolo che analizza la crescita di un settore che vince la staticità economica del momento per mostrare invece vivacità e progettualità.
Le imprese sociali crescono di più …
Secondo un studio del Cosis, il Terzo settore è in continua crescita. La parte del leone spetta ai settori legati all’assistenza dei disabili e degli Anziani
da www.disabili.com
Si ringrazia l’ufficio stampa Cosis
Il 58% delle imprese sociali sono impegnate nell’assistenza ai disabili. Il Terzo Settore cresce. Ed una delle componenti, una delle cinque anime che lo compongono, l’imprenditoria sociale, motore economico ed occupazionale, ne rappresenta uno dei comparti più vitali. Conferma ulteriore che economia di mercato e solidarietà sociale non sono termini necessariamente in conflitto. È quanto emerge da uno studio di COSIS (Compagnia Sviluppo Imprese Sociali SpA, che annovera tra i soci, Fondazione Europa Occupazione, Italia Lavoro, Società Autostrade, Capitalia, Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, Saiat del Gruppo Telecom, Associazione Compagnia delle Opere, Confcooperative, Legacoop), la prima “merchant bank etica” italiana che, per mezzo di strumenti fi nanziari specializzati, favorisce la nascita, la crescita e lo sviluppo di imprese sociali attraverso progetti economicamente e socialmente sostenibili. Secondo l’ultima rilevazione, il settore segna in Italia una crescita annuale continua; oggi sono 225 mila unità lavorative tra occupati stabili e volontari. Oltre 161.000 sono i lavoratori e le lavoratrici con contratti di lavoro dipendente e solo 27.389 con contratti di collaborazione, dati che smentiscono ogni idea di precariato diffuso in questo settore. Il 70% delle risorse umane, poi, è costituito da donne ed hanno trovato occupazione nella cooperazione sociale di tipo b oltre 23.500 persone svantaggiate (con un aumento nell’ultimo biennio del 26%). La percentuale media di presenza di svantaggiati si attesta a livello nazionale intorno al 46%. Il valore della produzione dalla cooperazione sociale ammonta a 4,5 miliardi di euro, con una media di 720 mila euro per ogni cooperativa. Rispetto ai campi di attività il 58% opera in settori legati all’assistenza a disabili e anziani, a cui segue il settore della educazione e istruzione, della cultura, della sanità. Quanto ai consumatori la cooperazione sociale ha offerto servizi e prestazioni a oltre 2,4 milioni di persone. In tale contesto COSIS, come attività ordinaria, ha effettuato in oltre dieci anni di attività, 480 operazioni di sviluppo imprenditoriale, a favore di 385 imprese sociali. Tali operazioni a beneficio delle quali ha erogato complessivamente 57,061 milioni di Euro hanno previsto l’inserimento di 2.211 nuovi occupati, di cui il 20% appartenenti a categorie svantaggiate e con maggiore diffi coltà di collocamento nel mercato del lavoro. Le Regioni che hanno beneficiato maggiormente del supporto finanziario di COSIS (e che hanno sviluppato più progetti imprenditoriali) sono state al Nord la Lombardia (81 i progetti fi nanziati per un importo di 16 milioni 934 mila Euro), al Centro il Lazio (73 i progetti fi nanziati per un importo di 10 milioni e 632 mila Euro) e al Sud la Sicilia (anche in questo caso 73 progetti finanziati per un importo di 8 milioni e 342 mila Euro). I progetti riguardano diversi settori di intervento in cui l’impresa sociale svolge le proprie attività: assistenza a disabili e anziani, ambiente, agricoltura, alimentari, artigianato, sanità, editoria, new tecnology, turismo, sport. Tutti hanno però risposto a quel triplice criterio che risponde a: valenza sociale (intesa come la capacità di rispondere ad esigenze della comunità locale); fattibilità economica (la capacità di generare, al contempo, le risorse necessarie al sano sviluppo dell’impresa ed alla restituzione del finanziamento); incremento occupazionale (prevedendo la creazione di nuovi posti di lavoro).Attualmente sono oltre 170 i progetti in Italia con finanziamento in essere, distribuiti principalmente al Sud (41%), al Nord (35%) ed infi ne al Centro (24%). In qualità, poi, di partner attuatore della Sovvenzione Globale OASIS cofinanziata dal FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale COSIS nell’arco di un paio di anni ha sostenuto 80 progetti imprenditoriali nel Sud, per oltre 13 milioni di euro (Sicilia e Calabria le più virtuose). Il 30 aprile 2004 si è riaperto il nuovo bando a sportello Fondo capitale di rischio OASIS (scadenza 31.12.2007), per nuove iniziative dedicato alle imprese sociali con sede nelle regioni italiane del Mezzogiorno (Sicilia, Sardegna, Puglia, Molise, Campania, Calabria, Basilicata) e con una disponibilità di oltre 15 milioni di Euro.Una occasione in più per incentivare quest’area e per far nascere altre realtà imprenditoriali. Per Stefano Zapponini, Presidente COSIS, “si tratta di iniziative ad alta valenza sociale capaci di rispondere ai bisogni della cittadinanza. Al contempo svolgere tali attività in forma imprenditoriale hanno il merito di creare ricchezza e nuove opportunità di lavoro. E specialmente oggi, in un momento in cui l’economia nazionale è ancora ferma al palo, il settore dell’imprenditoria sociale si mostra invece molto vivo e dinamico.
La Redazione
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