L’apertura mentale britannica celebra una donna focomelica attraverso una statua “senza veli”.
L’uomo ha sempre scolpito nella pietra dei significati, dei messaggi o la celebrazione di un evento da tramandare a futura memoria. Nella pietra come nei dipinti od altre forme d’arte troviamo importanti archivi che, se non vengono danneggiati o distrutti da mani che potrebbero far cose utili anziché danni, possono testimoniare diverse forme di sensibilità. La statua di una donna Disabile perché focomelica può evidenziare non tanto l’attenzione verso questo nostro mondo quanto, cosa ben più importante, la sua accettazione.
Fra oggi e domani potrete leggere due articoli che comparvero su un numero ormai esaurito di Città Ideale e che affrontano da due diversi punti di vista un problema irrisolto perché malamente affrontato, quando lo si affronta …
Leggete di come una cittadina britannica focomelica è stata celebrata proprio là, vicino a quell’ammiraglio orgoglio nazionale di tutti gli inglesi.
Allison a Trafalgar
Nella più importante piazza di Londra, vicino alla statua dell’ammiraglio Nelson, il sindaco delle città Ken Livingsone, ha deciso di esporre una statua di una donna focomelica senza braccia.
Trafalgar Square è probabilmente una delle due o tre piazze al mondo più famose, di quelle nelle quali ti rechi in pellegrinaggio durante i viaggi turistici, con l’imponente figura dell’ammiraglio Nelson a mettere soggezione ai visitatori di tutto il mondo. Quella piazza è lì da sempre, a catalizzare attenzioni e affetti di tutti i cittadini londinesi, immutata da secoli nella sua architettura e nella sua vivacità.
Trafalgar Square, centro incontestato della “cittadinanza del mondo”, dove multiculturalità e multietnicità trovano il loro ambiente naturale. Ed è qui, nell’ombelico del mondo, che il monumento definito dalla protagonista Alison Lapper “un tributo alla femminilità, all’handicap e alla maternità” resterà per ben 18 mesi dimostrando al mondo intero che la disabilità non è solo tristezza, sacrificio e seriosità ma può anche divenire arte ed esibizione senza remore o tabù della propria condizione.
Un’opera che rappresenta sicuramente una pietra miliare sia nella storia dell’urbanistica, sia nella cultura generale perché raffigura per la prima volta un disabile nell’abbozzo delle sue irregolari forme e, per di più, una donna nuda, senza arti superiori ed incinta.
È una di quelle iniziative che fanno discutere, soprattutto quello stuolo di benpensanti che riesce a vedere le persone disabili (anzi, “gli invalidi” come li chiamano loro) chiuse, sigillate in istituti appositi o ospedali per malati cronici, lontani da occhi che potrebbero “turbarsi”.
Già in passato Alison, in un servizio fotografico pubblicato da Panorama che, appunto, la ritraeva nuda in piena maternità, non mancò di destare discussione nel nostro Bel Paese anche grazie ad un discutibilissimo articolo, a firma Stella Pende, nel quale veniva accostata a “La donna barbuta”, a “le gemelle siamesi”, a “l’uomo tronco” e ad altri personaggi del genere in una sorta d spettacolarizzazione della disabilità. Londra è da sempre fucina di nuove tendenze ma questa iniziativa ha creato molte discussioni ed accesi dibattiti.
Si tratta di un’esasperazione della politically correct, della solita boutade di un artista eccentrico, oppure la disabilità finalmente svestita del brutto costume del pietismo?
Vogliamo credere, forse in un eccesso di ottimismo, che ipocrisie e modi di pensare vecchi e catalogati vengano messi da parte e si inizi finalmente a vedere la disabilità come una realtà della vita che crea un problema solo a chi non vuole vedere in faccia ciò che la vita di tutti i giorni ci regala.
1965
Alison nasce a Burton-upon-trent, Inghiterra. Con un parto urgente. E’ focomelica, senza braccia, gambe che finiscono al ginocchio
1965-84
La bambina ha bisogno di cure e aiuti. I medici consigliano alla madre di affidarla a un istituto per handicappati, dove rimane fino a 19 anni
1985, l’arte
Alison va a vivere in un appartamento a Londra. L’arte è la sua passione dipinge con i piedi, si laurea a Brigthon, inzia a esporre le sue opere
1999, il concorso
Alison, incinta, viene invitata a posare dallo scultore Marc Qinn. Vince il concorso per Trafalgar Square
Enrico Canova
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