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Città Ideale – Gli italiani, popolo di Santi, Poeti, Navigatori e Furbi!

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È un problema di atteggiamenti.

Ci sono Disabili che, pur avendone diritto, si sentono quasi in colpa a richiedere le agevolazioni per loro previste. Un giorno, un ragazzo Disabile mi confesso di essersi sentito quasi un “ladro” nel richiedere la riduzione dell’I.V.A. al 4%, si sentiva osservato e giudicato come uno scroccone nei confronti degli altri contribuenti.

Poi vi sono quelli che veramente rubano la nostra identità. Nell’articolo di Città Ideale che segue si parla di 15.000 Furbetti che a Milano rubano la viabilità ed i parcheggi agevolati con l’uso di tagliandi falsi o scaduti.
Il comune può solo infliggere la multa prevista di 74 euro. Purtroppo in Italia la coscienza civica per molti è solo un percorso che si comprende attraverso la repressione. Ecco perché a chi invade le corsie preferenziali andrebbero tolti 10 punti sulla patente ed a chi parcheggia in un luogo riservato dovrebbe venir sequestrato il mezzo e ritirata la patente per cinque bei lunghi anni.
Vi sono persone che escono dalle quattro mura domestiche tante volte solo perché obbligati e magari non riescono neppure a parcheggiare e devono tornare da dove son venuti perché un idiota occupa uno spazio che non è suo.

In Italia i Disabili sono fra le categorie più maltrattate, la prima colpa è nostra che accettiamo ogni presa in giro e vessazione di vario tipo!

Miracolo a Milano! Si moltiplicano i pass per i disabili. Sono 15.000 abusivi!

Auto con tagliando abusivoPermessi temporenei per disabilità non restituiti, fotocopiati, clonati o intestati ai morti. I vigili dicono che uno su tre è fuorilegge. Il Comune promette maggior severità nell’arginare il fenomeno che danneggia i disabili veri.

Copertina del numero in uscita di Città IdealeTempo perso, visite specialistiche saltate, orari non rispettati. Fino a qualche tempo fa, circolare sulle corsie preferenziali era un modo efficiente, per quei pochi che ne avevano diritto, di arrivare puntuali agli appuntamenti. Lo sanno bene gli autisti dell’Alatha che vivono da anni sulle strade di Milano quanto sia cambiato il traffico della città.

Aumentare i controlli per punire le auto abusive

Fino a qualche tempo fa sulla circonvallazione di Milano, che è una lunghissima corsia preferenziale che circonda la metropoli, si vedevano solo i mezzi pubblici, qualche auto della polizia urbana, i taxi e, per l’appunto, i pulmini dell’Alatha. Ora è il Far-West. Pare che il traffico si sia spostato dalle strade parallele alle corsie preferenziali! Migliaia di motorini e scooter frullano e ronzano davanti e dietro ai nostri pulmini che trasportano disabili, decine di auto con pass per disabili ingolfano i semafori, veicoli di tutti i tipi percorrono le strade una volta riservate a pochi. Succede che i permessi rilasciati dal Comune di Milano per circolare o parcheggiare hanno tutti un termine. Quando però il Comune sollecita la restituzione del pass, poniamo ad una persona che ne aveva fatto richiesta per una gamba rotta, improvvisamente la persona in oggetto diventa lo smemorato di Collegno e non restituisce il pass. Inoltre l’utilizzo del permesso consente di usufruire delle corsie preferenziali e dei parcheggi per disabili solo se sul mezzo c’è la persona da trasportare, anche in questo caso, ovviamente, lo smemorato di Collegno colpisce ancora. La media di restituzione dei pass al Comune è desolante: quattro permessi su cinque non tornano indietro. Siamo il paese dei furbi! E scoprirli è difficile. Solo i vigili in pattuglia riescono ad arginare questo fenomeno che procura così tanti grattacapi alle persone disabili; il trenta per cento degli automezzi con pass disabili fermati dai vigili sono abusivi! Si tratta di automobilisti che possiedono magari un pass regolare, assegnato a un familiare, ma se ne vanno in giro per conto proprio.

Pulmino su corsia preferenziale

Corsia preferenziale con auto abusiva in viale Misurata

La multa è di 74 euro, ma nessun punto scalato dalla patente. In questo caso il Comune non può intervenire con punizioni più rigide, in quanto deve solo applicare il codice della strada. Un secondo dato la dice ancor più lunga sull’abitudine di approfittare dei diritti riconosciuti ai disabili. E’ un fenomeno scandaloso al quale il Comune dovrà porre rimedio.
«Approfittare di un diritto assicurato a persone in difficoltà è un fatto particolarmente fastidioso e immorale – dice l’assessore alla Mobilità e ambiente, Edoardo Croci – ma per risolvere il problema non basta fare appello al senso civico dei cittadini».
Dal 2001 al 2007 a Milano sono stati assegnati 21.910 pass. Danno diritto a parcheggiare gratis su tutte le strisce blu e gialle della città. Ci sono quelli per invalidità permanente (durata di 5 anni, rinnovabile) e quelli per invalidità temporanea (si va da patologie anche gravi, a una gamba rotta). Va da sé che ogni permesso è a termine: persone che guariscono, persone che muoiono. Ma il risultato è che quattro permessi su cinque, tra quelli scaduti, restano alle famiglie.. Perciò, se la matematica non è un’opinione, sulle strade di Milano in sette anni circolano con pass abusivi almeno 15.000 veicoli!
Un’occasione per mettere mano alla giungla dei pass sarà l’avvio della pollution charge (ticket di ingresso antismog all’interno dei Bastioni) che partirà il prossimo autunno: «I disabili saranno di certo esentati – assicura Croci – ma nel giro di qualche mese bisognerà rivedere l’intero sistema». Altro sintomo di speculazione: quando il Comune annuncia l’estensione delle strisce gialle e blu in una certa zona della città, nei quartieri interessati si impennano immediatamente le richieste di permessi. Come se la presenza di disabili venisse scoperta tutta in pochi giorni. «Anche sull’uso delle corsie preferenziali si dovranno studiare nuove norme – conclude Croci – Dobbiamo far sì che le regole siano veramente funzionali per chi ne ha bisogno, vengano rispettate e si impediscano gli abusi».

Renato Magni

La selezione degli articoli di Città Ideale verrà proposta in diversi giorni.

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About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. ImprendiNews.com è la prima testata attiva dal 1º maggio 2014. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

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