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Città Ideale – Essere uccisi da neonati per non morire di sofferenze?

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INCREDIBILE! – Doctors: let us kill disabled babies.

Quello che segue è un articolo che non potete perdevi. Vi offrirà la possibilità di interrogare le vostre coscienze e di trarre le vostre conclusioni. Le mie idee, le mie opinioni non vi dovranno assolutamente condizionare come non lo dovrà fare lo sdegno che trasuda dalle righe dell’articolo di Città Ideale.

Io vorrei solo invitarvi a riflettere su alcuni punti. Primo fra tutti la differenza fra teoria e realtà. Come secondo punto non ci dobbiamo dimenticare di quel libero arbitrio che, quanto meno teoricamente, ci investe della capacità di scegliere fra bene e male.
Io sono nato Disabile, non ho mai conosciuto altre condizioni e per quanto abbia fatto e farò non condurrò una vita “normale”, sicuramente non l’ho mai condotta anche se mi son ritagliato un angolo di spazio in un mondo collettivo inconsapevolmente falso ed ipocrita anche se a fin di bene o per tranquillità sociali che si allattano alla mammella dei mefistofelici.
Che piaccia o no un neonato è proprietà di chi l’ha concepito: due genitori che potranno dedicargli la vita capendo le necessità di un Disabile o facendolo sopravvivere sulle poche righe di diritto scritte nella nostra ed in altre costituzioni. La famiglia è composta, generalmente, da due genitori; uno solo di essi ha il potere di distruggere le potenzialità di una vita che ha il diritto di vivere e non di sopravvivere.

La medicina in nessun modo deve decidere delle sorti di un neonato come non deve esercitare il diritto di produrre eticità quando poi essa stessa, con il resto della società, se ne laverebbe le mani della situazione critica.
La vita va vissuta, andrebbe vissuta! Ho 44 anni ed ho visto una tale quantità di situazioni da convincermi che l’ultima certezza rimasta è il dubbio!

Vogliamo decidere ciò che è etico quando non siamo ancora riusciti a vedere il nostro “Dissimile” Disabile come uno di noi. Viviamo in una società dove se sei incapace di pulirti il sedere o soffiarti il naso sei anche potenzialmente incapace di intendere e volere, una creatura di più difficile “gestione”. Un soggetto che a tre anni dal 20010 (Fa tanto futuro e progresso …) pare abbia ancora bisogno di una Convenzione Internazionale dell’O.N.U..
Chissà, forse mi sfugge un qualcosa … Certamente non riesco a comprendere tanta decisione, chiarezza di idee, partecipazione e … Quando poi su un piano pratico vi sono situazioni ignorate, dimenticate o schivate da chi sottoscrive cultura certa senza però viverla.

Non sono sposato e non ho figli, se avessi una moglie e della prole darei la vita per loro! Sarei però anche in grado di togliergliela nel momento in cui fossero costretti ad una qualità della vita che non trasuderebbe più gocce di dignità producendo solo sofferenze estreme. Per me vorrei lo stesso!

In un mondo di Psicologi Psichiatri (e …) che per lo più vanno in cerca di se stessi (Son messi bene ….), l’unico errore da commettere è ragionare con la propria testa …!

INCREDIBILE! – Doctors: let us kill disabled babies*

(*)Traduzione: Medici: uccidiamo i neonati disabili
Vi proponiamo questo articolo, tradotto da Luciano Gianazza, apparso sul The Sunday Times, il 5 Novembre 2006 di SarahKate Templeton.

Ogni commento è superfluo.

Neonato

Copertina del numero in uscita di Città IdealeUna delle università mediche reali della Gran Bretagna sta invitando la comunità medica a studiare la possibilità di consentire l’eutanasia di neonati seriamente disabili.
La proposta del Royal College of Obstetricians and Gynaecology è una reazione al numero di tali bambini che sopravvivono a causa dei progressi della medicina. L’università sta sostenendo che “l’eutanasia attiva” dovrebbe essere considerata per il bene generale delle famiglie, per risparmiare ai genitori i turbamenti emotivi e le difficoltà finanziarie di crescere i bambini più gravemente ammalati. “Un bambino molto disabile può significare una famiglia disabile.”
“Se abbreviare la vita e gli interventi intenzionali per uccidere i neonati fossero disponibili, potrebbero avere un effetto sulle decisioni da prendere in ostetricia, persino impedendo alcuni aborti a gestazione avanzata, perchè alcuni genitori si sentirebbero più sicuri a continuare la gravidanza e più propensi ad assumersi la responsabilità delle conseguenze.
”I genetisti e gli eticisti medici danno sostegno alla proposta – come pure la madre di un bambino gravemente disabile – ma un eminente pediatra la descrive come “ingegneria sociale”.
L’università ha richiesto che “eutanasia attiva” dei neonati sia considerata oggetto di ricerca fra le questioni etiche sollevate dalle linee di condotta che regolano il prolungamento della vita dei neonati. La ricerca è condotta dal Consiglio di Bioetica di Nuffield. Nella richiesta presentata dall’università per la ricerca si dichiara: “Vorremmo che la commissione di studio pensasse in maniera più radicale alla non-rianimazione, alla revoca delle decisioni di trattamento, alla verifica del maggiore beneficio e all’eutanasia attiva perchè sono modi di ampliamento della gestione delle opzioni disponibili per i neonati più gravemente ammalati.”
La ricerca non si è mai indirizzata alla questione dell’eutanasia dei neonati essendo illegale in Gran-Bretagna. L’università è riuscita a far sì che venisse presa in condiderazione. Anche se afferma di non stare richiedendo formalmente che l’eutanasia attiva venga introdotta, vuole che l’uccisione misericordiosa di neonati venga discussa nella società. Il rapporto non spiega le circostanze che potrebbero giustificare l’eutanasia, ma nei Paesi Bassi l’uccisione per pietà è consentita per una gamma di malattie incurabili, incluso la spina bifida grave e la condizione della pelle dolorosa chiamata epidermolisi bullosa.
Il Dott Pieter Sauer, co-autore del Protocollo di Groningen, la guida di riferimento nazionale olandese sull’eutanasia dei neonati, dichiara che i pediatri britannici effettuano le uccisioni misericordiose e afferma che la pratica dovrebbe essere svolta apertamente, non di nascosto.
Sauer, primario del reparto di pediatria del Centro Medico Universitario di Groningen, afferma: “In Inghilterra hanno esattamente lo stesso tipo di pazienti che abbiamo qui. I neonatologi inglesi mi hanno informato che l’eutanasia neonatale viene praticata.”
Anche se l’eutanasia per i bambini neonati gravemente disabili potrebbe accendere polemiche, alcuni medici e eticisti britannici sono ora a favore. Joy Delhanty, professore in genetica umana al Collegio dell’Università di Londra afferma: “Sosterrei questi punti di vista. Penso che sia immorale sforzarsi di mantenere in vita bambini che soffriranno per molti mesi o anni a causa di affezioni molto gravi.”
Il Dott Richard Nicholson, redattore del Bulletin of Medical Ethics, che ha ammesso di aver accelerato la morte di due bambini neonati gravemente disabili negli anni 70, quando era un medico neolaureato, afferma: “Non mi opporrei a questa pratica.”, riferendosi anche “al dolore, all’afflizione e al disagio” dei bambini gravemente disabili. La tesi dell’università inoltre è stata accolta favorevolmente da John Harris, un membro della Commissione Governativa di Genetica Umana e professore di Bioetica all’Università di Manchester.
“E’ possibile sopprimere in caso di gravi anomalie fetali finché è un feto ma non possiamo uccidere un neonato. Che cosa pensa la gente che cambi nel passaggio lungo il canale vaginale da rendere giusto uccidere un feto ad un’estremità del canale ma non all’altra?”.
Edna Kennedy di Newcastle sul Tyne, di cui il figlio ha sofferto di epidermolisi bullosa, ha detto: “Nelle circostanze estremamente controllate, dove il bambino realmente sta soffrendo, dovrebbe essere un’opzione per la madre.”
Tuttavia, John Wyatt, consulente neonatologo dell’ospedale del Collegio Universitario di Londra afferma: “L’uccisione intenzionale non fa parte delle cure mediche.” E aggiunge: “La maggior parte dei medici e dei professionisti del settore medico-sanitario crede che una volta che la possibilità di uccisione intenzionale viene introdotta nella pratica medica si cambia la natura fondamentale della medicina. Immediatamente si trasforma in una decisione soggettiva su per chi la vita sia degna di essere vissuta.”
Se un medico può decidere se una vita vale la pena di essere vissuta, “cambia la medicina in una forma di ingegneria sociale dove lo scopo è di elevare i benefici per la società e minimizzare colui che è percepito come senza valore”. Simone Aspis del Consiglio Britannico delle Persone Disabili afferma con decisione: “Se introducessimo l’eutanasia per determinate condizioni sarebbe come dire agli adulti affetti da quelle condizioni che sono di minor valore rispetto gli altri membri della società.”

La Redazione

La selezione degli articoli di Città Ideale verrà proposta in diversi giorni.

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About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. ImprendiNews.com è la prima testata attiva dal 1º maggio 2014. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

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  • 3 commenti

    1. Diego La Monica on

      Non sono disabile (come la società intende i disabili ma…in realtà chi non lo è?) ma sono scioccato da ciò.
      Credo che dal momento che una persona inizi a respirare non debba conoscer morte se non quella per cause naturali.

      Come facciamo a dire che quel dolore è così forte da non consentire di vivere? Se fosse realmente così forte si morirebbe (letteralmente) dal dolore.

      Una famiglia è disabile quando ha un figlio disabile? Non lo so. Per fortuna di mio figlio non lo è, ma se lo fosse stato chi mi avrebbe vietato di amarlo e cercare di fargli vivere una vita come quella che sta vivendo?

      Scusate i pensieri sconfusionati e deliranti di un povero pazzo!

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