Menu

I Disabili con le palle spaventano …!

10

I Disabili con grinta, con capacità d’azione, con iniziativa, in altre parole protagonisti, spaventano!

Oscar PistoriusLeggete questo splendido articolo di Claudio Arrigoni sul Corriere.it e pensate a quanto può essere forte e determinato l’essere umano od in contrapposizione stolto e privo di prospettiva: in una parola Deficente.

Un giovane ragazzo sudafricano, Oscar Pistorius, sta emergendo a livello mondiale come promessa dell’atletica leggera. Non vi sarebbe nulla di strano se non fosse che è un amputato bilaterale da quando ancora non camminava, da neonato.
Ora rischia di non essere ammesso alle Olimpiadi 2008 perché dotato di protesi che fanno presumere un vantaggio anziché uno svantaggio rispetto agli altri atleti.

Oscar Pistorius in corsa

Si sta montando l’ennesima farsa a danno dei Disabili. C’è il reale rischio che Oscar non possa correre a Pechino pur conseguendo un tempo da qualificazione. Gli organizzatori iniziano a temere che le protesi siano un fattore di vantaggio, una molla, la possibilità di scattare meglio, quella di far mangiar polvere a fisici perfetti. Ad esempi di umani prototipi di perfezione.
Cosa succederebbe se un Disabile vincesse l’oro non sottraendolo ad un compagno di gara, ma allo stereotipo di Atleta? All’idea che ci siam fatti forzando la mano prima verso la menzogna delle “Diverse Abilità”, poi verso i Disabili Sportivi attraverso le Paraolimpiadi e poi verso l’ipocrisia di credere che una persona possa barare solo perché a i Coglioni per entrare a pieno titolo nel mondo riservato ai Più.
Sì, proprio i “Più” deboli e fragili Normaloidi pronti a far terreno minato per difendere un’etichetta di normalità e di distinguo che si nega solo quando realmente ci si trova di fronte ad un Disabile realmente più debole per caratteristiche e deficit.

Anni fa ebbi una discussione con una persona che ritenevo intelligente, mi sbagliavo. Io sostenevo che le Olimpiadi per Disabili andavano cancellate, che i Disabili avevano il Diritto di correre per un Pubblico da Olimpiadi e non per un Pubblico da Olimpiadi Speciali. Sostenevo che da farle prima a farle dopo le gare dovevano essere viste dagli stessi spettatori e non da due diverse platee volute e radunate in posti diversi. Quel poveretto che avevo davanti cercò di spiegarmi che non era possibile, si sarebbe messa a dura prova la macchina organizzativa, sarebbe stato un grosso problema …
Mentre lo ascoltavo per la mente mi tornarono vivide le immagini dei TG di allora che facevano vedere come lo stadio olimpico di Sydney venne smontato in una notte e rispedito in Svizzera bello che imballato … certe persone non diventano calve per non delegittimare ulteriormente il coinvolgimento della propria test mentre si trovano nel bel mezzo della loro vita …

Signori, capite che molti Disabili non hanno tempo di vivere la vostra follia? Vi sono patologie che accorciano la vita, e di parecchio anche … Vi sono persone che non hanno il tempo di chiedersi molti perché, ma solo quello di subirne le assurdità!

Qualche tempo fa parlavo con Giorgio, un lettore di DisabileDoc.it, che mi diceva come gli sembrasse assurdo che Tutti facciano ippica o vela mentre i Disabili che vanno a cavallo fanno Ippo Terapia o per mare Vela Terapia …
Che non faccia bene a tutti andare a cavallo o per mare a cazzare la randa anziché star chiusi in casa ad in-cazzarsi da soli?

Tutto sommato forse va bene così vista la voglia che abbiamo di aggregarci e far sentire una voce che faccia rumore come i chicchi di riso del buon Zenone …

Share.

About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. ImprendiNews.com è la prima testata attiva dal 1º maggio 2014. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

Partecipa

  • 10 commenti

    1. Hai perfettamente ragione…

      Vorrei dire tante cose (che ho scritto ma pure cancellato: riesco ad andare OT in sette parole 😀 )

      ciao

    2. Il fatto è che prima ho scritto e poi ho cancellato … 😉

      Effettivamente c’è qualcosa di preoccupante … nelle protesi 😀

      Vuoi vedere che qualcuno si farà tagliare le gambe per correre più veloce?
      Ovviamente l’obiettivo è altro e non sopperire alla mancanza degli arti … Il denaro e l’essere sulle prime pagine è una tentazione fortissima … per le menti deboli …

      Ciao e buona giornata.

    3. Uno degli scopi delle olimpiadi è quello di dimostrare con una gara che l’uomo può superare i propri limiti fisici senza un aiuto esterno. In alcune gare di atletica fa la differenza come soffia il vento, una protesi è un elemento molto più invasivo.
      Perciò non sarei d’accordo che una persona con una protesi partecipi al pari degli altri (indipendentemente dal fatto che possa essere vantaggiosa o no) a meno che non si consenta a tutti l’uso di strumenti che modifichino le possibilità del corpo umano (comunque meglio una protesi che il doping).
      Se si fa questo, sarei d’accordissimo all’unificazione di tutte le categorie di olimpiadi, ma bisognerebbe eliminare anche le divisioni tra le discipline maschili e femminili. Ma cambierebbe anche la definizione di olimpiade.

      Ciao
      Paolo

    4. @Paolo

      Dall’antica Grecia ad oggi sono cambiati i termini atletici. Una volta si correva in sandali, oggi con scarpe studiate apposta per raggiungere maggiori prestazioni.
      Ogni disciplina ha portato all’evoluzione ciò che era e c’era.

      Una protesi è un ausilio. Un ausilio è uno strumento che colma i deficit fisici.
      Si sta andando sempre più verso l’occhio bionico. Un atleta che ne avesse uno potrebbe fare il tiro con l’arco? Da quello che scrivi credo di no.

      Tu usi un mouse con una mano ed io un trackball con il piede. Gareggeresti con me ad una gara di Video Games?
      Un giorno mi dissi che per te non c’era distinzione fra Disabili e che quindi non mi vedevi come tale. Come mai allora questa teoria?

      Il tuo pensero è tanto logico e perfetto quanto spaventoso! Io non credo nell’uguaglianza dei nostri due mondi, credo però che la tecnologia e la scenza possano limitare la distanza che ci divide. Altrimenti non scriverei tanto di “Apple D-User” e …

      La vita di un Disabile è sovente priva di un Amore, per quello è obbligatorio correre in due … Non negate la fortuna a quei pohi di elevarsi a bandiera di un coraggio che troppo spesso manca ai Disabili, alle loro famiglie od anche solo a chi li affianca …

    5. Si sta andando sempre più verso l’occhio bionico. Un atleta che ne avesse uno potrebbe fare il tiro con l’arco? Da quello che scrivi credo di no.

      Infatti non lo riterrei giusto. I partecipanti non avrebbero tutti le stesse potenzialità di base.

      Tu usi un mouse con una mano ed io un trackball con il piede. Gareggeresti con me ad una gara di Video Games?

      In una gara con i videogames la prestanza fisica non è un elemento fondamentale.

      Un giorno mi dissi che per te non c’era distinzione fra Disabili e che quindi non mi vedevi come tale. Come mai allora questa teoria?

      Non ho dubbi che occorra fare di tutto per consentire a tutti disabili e non di poter fare qualcosa che a loro interessi. Se Oscar Pistorius ha perso le gambe, sono fiero che la scienza e la tecnica gli abbiano permesso di camminare e correre. Però lo fa in modo diverso (non è questione di migliore o peggiore) rispetto a quanto viene fatto naturalmente. In una competizione il suo risultato sarebbe sempre oggetto di un dubbio non verificabile, è stato merito suo o la protesi è stata determinante (sempre in positivo o negativo)?

    6. In una competizione il suo risultato sarebbe sempre oggetto di un dubbio non verificabile, è stato merito suo o la protesi è stata determinante (sempre in positivo o negativo)?

      Il dubbio c’è anche nelle gare “normali” per stimolanti e situazioni vantaggiose non per questo si vieta la gara a chi può far uso di sostanze dopanti (tutti potenzialmente).

      Comprendo ciò che vuoi dire, il problema e che il tuo ideale di atleta forse non esiste più o forse è sempre quello più lontano dal podio.

      La differenza è che tutti gareggiano nel dubbio (se non colti in flagrante) mentre Oscar correrebbe alla luce del sole con ausili che non potenziano, ma conducono, forse, a pari prestazioni.

      Ad oggi, per quanto perfetto, non esiste ausilio in grado di sostituire la parte umana mancante o danneggiata.

    7. Il dubbio c’è anche nelle gare “normali” per stimolanti e situazioni vantaggiose non per questo si vieta la gara a chi può far uso di sostanze dopanti (tutti potenzialmente).

      Chi si dopa o utilizza sistemi contrari ai regolamenti può essere controllato con le analisi.
      I presunti vantaggi (o svantaggi, parlo sempre in modo generico) di una protesi non sono facilmente rilevabili e quantificabili.

    8. Chi si dopa o utilizza sistemi contrari ai regolamenti può essere controllato con le analisi.

      Sì, quado i controlli ci sono e vengono fatti entro certi limiti di tempo. Per evitare le analissi si è giunti a definire la siringa con il suo ago un elemento invasivo, quindi traumatico.
      Un giornalista, riferendosi al Giro d’Italia, dichiarò che al giorno d’oggi nessun atleta è preparato per affrontare “da solo” l’intero Giro. Sottintendendo che se evessero realmente controllato tutti il giro non si sarebbe terminato.

      Poi, traine tu le dovute conclusioni …

      I presunti vantaggi (o svantaggi, parlo sempre in modo generico) di una protesi non sono facilmente rilevabili e quantificabili.

      Una persona non compente non è in grado di farlo, una competente sì.

    9. ragazzi sono anni che lavoro con i ragazzi disabili, ragazzi che non credevo si potessero neppure alzare dalla loro carrozzina, e invece cavolaccio anni di terapia e ora fanno due passi. io sono solo la loro assistente domiciliare, ma so quanto è importante per loro quel passo, quindi ben venga un ragazzo che non solo cammina con me, ma anche corre. è un augurio per ogni ragazzo della terra, corri con ciò che puoi, se non hai le gambe fattele prestare, che sia la scienza o la tua mente a fartelo fare, non ha importanza.
      ciao ragazzi

  • [fbcomments]
  • [gp-comments width="658"]