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Amore su 2 ruote!

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Clara parla d’amore …

Ciao ragazzi, torno a scrivervi!
Ho 24 anni e non ho ancora avuto una storia d’amore che possa chiamarsi tale! Ma nemmeno una simpatia, essere speciale per un ragazzo!! In questo articolo, però, non voglio farmi “pubblicità” per trovare l’anima gemella. Vorrei riflettere e chiedere un vostro parere su una cosa: un/una ragazzo/a disabile può tentare una storia con un/una ragazzo/a che non lo sia? Perchè chi problemi non ne ha, pensa sempre che un portatore di handicap stia meglio con i suoi “simili”?!
Io che sono in carrozzina dalla nascita, ma sembra che abbia avuto un incidente, sono sempre stata abituata dai miei a considerarmi come gli altri e quindi, come gli altri, voglio una storia d’amore normale. Sono io che sono sbagliata o è la società ottusa? Mia madre dice che per i ragazzi disabili (intendo i maschi) può essere più facile trovare una ragazza che si affezioni a loro (vuoi perchè noi femmine siamo più materne), ma per chi è femmina cosa si fa? Ditemi la vostra e… a presto!

Clara

Ps. spero nel frattempo di trovare qualcuno che mi voglia bene!!!

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  • 26 commenti

    1. Cara Clara,
      non accettare gli stereotipi che ti propongono. Sono frutto di un pensiero sbagliato che potrebbe anche sbagliare perché ti vuole bene, di fatto però una persona Disabile non si “coniuga” meglio con un’altra sempre Disabile come non è vero che hanno vita più facile i maschi.

      Partiamo dal presupposto che quando ti innamori lo fai a prescindere da tutto. Nello specifico l’innamoramento è impaurito più che in situazioni “normali”. È una paura che si nutre di dubbi alimentati anche dai parenti e dagli amici di entrambe. Chi ci vorrebbe affiancare per la vita ha sovente paura del lungo tragitto pieno di incognite che si ipotizzano con troppo anticipo. Mentre il Disabile, che sia Lui o Lei, ha sostanzialmente eguali paure ma fondate sul fatto che a causa dei naturali limiti “potrebbe stancarsi di me ed allora perché soffrire”?
      La cosa migliore sarebbe “vivere” le storie e non teorizzarle. Purtroppo una storia può dirsi completa quando c’è la componente sesso: nel letto si superano molti ostacoli o si comprendono quelli reali e di tutti, come la mancanza d’intesa. Purtroppo le persone il più delle volte non completano una relazione facendo sesso con chi è Disabile perché hanno la paura di offrirci qualcosa a cui non potremmo più rinunciare … Quindi è cosa troppo impegnativa …

      Io ho avuto il privilegio di avere almeno cinque storie importanti e due proposte esplicite dove ero io la persona che era desiderata. Oggi sono single perché le persone che non avrebbero disdegnato la mia presenza nella loro vita ebbero paura di percorrere con me un cammino che ai tempi era felice per entrambi. Cosa ancor più triste sono single in quanto coglione: se ricevetti due proposte esplicite una delle quali rifiutata perché non vedevo affinità, l’altra non l’ho rifiutata ma più semplicemente non l’ho colta rifiutando di fatto una splendida ragazza che è da quel giorno nei miei pensieri come la Dea rifiutata … Tutte le volte che la rivedo affogo nella mia stupidità!

      Alla fine chi ama, ama!
      Amare e lasciarsi amare è un’arte o un destino per pochi. In molti si vogliono bene. Tanti vivono assieme tutta la vita pensando che col tempo l’affetto diventerà amore quando invece l’amore deve esplodere, ti deve bruciare i pensieri tanto da lasciare intatti solo quelli che tu hai per la tua metà. Amare è una pena, la più dolce sofferenza, quella senza la quale ti trascini attraverso una vita che farcisci di feticci di felicità quando l’unica cosa che desideri sono quei due occhi che ti guardano e ti fanno sapere che appartieni a qualcuno!

      Non è chi o come che fa la differenza. La differenza la fa il coraggio di amare e di lasciarsi amare prima di diventare un essere selvatico che alimenta le paure con delusioni ed insuccessi …

      Io resto il coglione che ho descritto prima, non so quindi quanto possano valere le mie parole. Di una cosa sono però certo: quando si Ama tutto il resto non conta!

    2. Cara Clara,
      ho dimenticato di dirti due cose. La prima e che tutte le mie storie hanno avuto come protagoniste ragazze Normaloidi e che l’unica volta che ho tentato di abbozzare una storia con una ragazza Disabile la madre mi ha allontanato come la peste: i genitori cercano nel partener l’efficienza e la soluzione al loro dopo e non al “raddoppio” dei problemi …
      Come seconda cosa mi son dimenticato di consigliarti una lettura, un romanzo: Bella a metà. Merita, io ho conosciuto bene l’autrice e la sua splendida famiglia composta da un marito Normaloide e due splendidi figli!

    3. Carissima Clara, leggendo il tuo articolo, e cosa ha ti ha detto e consigliato Filippo, ritengo opportuno aggingere che la vita è anche bella da soli.
      A me personalmente sono successe cose che Filippo a detto es : rifiutare l’amore di
      una ragazza perchè ancora non si è pronti ad affrontare una vita di coppia, causa la
      mancanza di un lavoro o di una casa, cosa che ora ho, ma purtroppo ora che ho queste cose, è diventato difficile sistemarmi, sia con una persona, diciamo salutiva, che poi hanno più problemi di noi, o con una persona con qualche problema.
      Clara, non ti buttare mai giù, è non fare mai trasparire il tuo dolore, che è il nostro,
      insisti sempre anche se riceverai qualche rifiuto, è così che si diventa parte integrante di questa vita. Lotta sempre per un posto in società e dimostra di che pasta sei fatta.
      Con Affetto Francesco P.

    4. Ciao Clara anch’io son disabile dalla nascita, ho 25 anni e non ho mai avuto una ragazza.
      Non è assolutamente vero che i maschi disabili trovano con più semplicità l’amore, dipende dalla gravità della situazione.
      Per farti ridere senti questa: In chat una ragazza mi ha chiesto se per caso ero disabile anche in zona xxx. Io per decenza non gli ho detto di controllare di persona 😀 😀

      Ah quando sarà attivo il mio sito e di un mio amico disabilisenzasesso

      (nome volutamente provocatorio) sarai la benvenuta, insieme a chiunque voglia

    5. Ciao Clara,
      non so se la storia delle ragazze che si affezionano ai ragazzi disabili sia vera.
      Una cosa è l’istinto materno, un altra è l’affetto, l’amore.
      Posso solo dirti che io non sono un disabile e da alcuni mesi sono innamorato di una ragazza che lo è.
      Voglio solo dirti che è una ragazza splendida.
      Se solo lei mi amasse…ma per lei sono solo un amico.
      Pensi dunque che a me importi il fatto che lei sia disabile o il non poterla amare?
      I sentimenti, quelli veri, non rispondono a regole, altezze, pesi, colore della pelle o disabilità.
      Rispondono solo al cuore.

      Stefano

    6. Secondo me per rispondere alla tua domanda bisogna fare un doppio ragionamento.
      Il primo deve essere concreto: bisogna prendere atto che i pregiudizi ci sono. Il pregiudizio può essere di diverse tipologie, ricco/povero, uomo/donna che ad es. al lavoro è ancora molto diffuso, religioso/ateo, bianco/di colore, non disabile/disabile etc. etc… a volte è estremizzato, a volte meno marcato ma pur sempre visibile e fastidioso. Anche se non sempre, è un qualcosa di negativo e diventa fonte di discriminazione. La discriminazione è di per sé una cosa negativa e limitante, sia per chi è discriminato che si sente penalizzato, sia per chi discrimina che assume un certo comportamento a priori e si sente insulsamente superiore. In sostanza da entrambe le parti si perdono delle occasioni nella vita! Secondo questo ragionamento risponderei che è vero quando scrivi che è la società che è ottusa.
      Il secondo è più ottimista: non tutti mostrano pregiudizi o comunque a volte sono in grado di educarsi a superarli e allora capita un po’ come nei libri o film dove il ‘cattivo’ che diventa buono fa ancora più effetto di quelli che erano buoni sin dall’inizio…In quest’ottica allora ti risponderei che invece è giusto dire che la società non è tutta ottusa.

      Io propendo più per l’ottimismo. In ogni caso secondo me la conclusione deve essere ancora diversa. Una persona non dovrebbe non avere pregiudizi perché è più politically correct non averne o perché ci si sforza di non averne. Bisognerebbe sentire da dentro che tendenzialmente si è tutti diversi l’uno dall’altro ma in senso generale non si può essere convinti di avere nulla in più né in meno degli altri. Il punto è, per esempio, che uno non dovrebbe nemmeno trovarsi a chiedersi: io non sono disabile mentre quella ragazza sì, fammi capire/ragionare se nonostante questo può funzionare comunque? Già questo è sintomo di pregiudizio. Il ragionamento dovrebbe essere più semplicemente: vorrei provare a conoscere meglio quella persona, ove il fatto che sia per es. su una sedia a rotelle è solo una caratteristica che va tenuta in considerazione al pari di mille altre nel giudizio complessivo, cioè non deve essere vista come una cosa né più penalizzante né più avvantaggiante di quanto non lo possa essere il modo di fare, o di vestirsi ecc.. Ma questo non dovrebbe essere un ragionamento troppo razionale, dovrebbe piuttosto venire in automatico, dal subconscio. In conclusione per me la risposta alla tua domanda non può che essere: è naturale che un/una ragazzo/a disabile possa tentare una storia d’amore con un/ una ragazzo/a che disabile non lo sia e ciò vale (o dovrebbe valere) sia per i ragazzi che per le ragazze disabili. Poi naturalmente visto che si parla di amore, che dire? Quando scatta, scatta!
      Buona fortuna
      ciao

    7. Cara Clara, alla tua domanda può solo rispondere l’amore! Quando e come si presenterà a te non lo so! Ma di sicuro verrà a farti visita, attenzione a non chiuderle la porta in faccia! Ciao.

    8. Francesco.P on

      Si arriva ha un punto della propria vita, che si vorrebbe avere quel qualcosa che hanno tutti ” Famiglia ” oltre ai propri genitori, ma non sempre è possibile.
      Un po’ per colpa della società in cui viviamo, un po’ per le nostre diversità.
      Può capitare che due persone diversamente abili, si innamorino, e va bene, ma dare per scontato che deve essere per forza così, non è logico.
      L’amore ogni tanto bussa alla porta, ma o per un motivo o per l’altro non è possibile portare avanti quella determinata relazione.
      Sono del parere che la vita è un destino, se deve accadere, un qualcosa, accade, certo bisogna anche dargli a volte una mano, ma secondo me è tutto scritto.
      Personalmente continuo la mia vita come ho scritto in passato, non mi aspetto niente, vivo e basta.
      Ciao…………

    9. Io non direi ” che tristezza ” , piuttosto ” non sapete cosa vi perdete ” ………..
      Le tre regole che personalmente mi sono imposto sono :
      1) Lottare sempre, qualsiasi sia la difficoltà
      2) Credere nelle proprie possibilità
      3) Non far trasparire mai, l’eventuale disagio che si prova.

      Credetemi, siamo noi i più forti…………………..

    10. ciao clara, io mi chiamo anna. abito in un paese in provincia di bari. per caso ho letto il tuo messaggio e subito ho pensato che tu sia dolcissima.
      insegno latino e greco in un piccolo liceo a pochi chilometri da casa e in classe ho un alunno disabile. per lui mi trovo a navigare in questo sito, pechè vorrei aiutarlo, ma non so come fare. io purtroppo non ho la risposta al tuo “problema” sentimentale, posso solo dirti che è comune ad una percentuale altissima di donne di tutto il mondo, comprese quelle bellissime che vedi in tv. lo è stato anche per me per molti anni. ti confido anche un’altra cosa: sono mlata di sclerosi multipla; anche se per brevissimi periodi ho soperto cosa signifia non sentire le proprie gambe. vorrei poterti conoscere e vorrei anche che tu mi dessi un aiuto col mio alunno tommy, al quale voglio molto bene, ma che mi sfugge continuamente. spero che tu legga il mio commento e mi risponda. un abbraccio. anna

    11. Ciao Anna! Non c’è una reale risposta al mio quesito sentimentale. Anche perchè ultimamente mi sono avvicinata ad un ragazzo disabile, che mi piace parecchio! Non stiamo insieme, ma è molto gentile e premuroso con me, nonstante anche lui sia in carrozzina, cerca di aiutarmi come può! Ovviamente spero che un giorno, il sentimento di affetto che ha per me, si trasformi in qualcosina di +… vedremo!
      Non mi dici che problemi ha il tuo alunno Tommy, se posso, anche da cosi lontano, cercherò di aiutarti (pare sia molto brava in questo ;-)!) e… magari puoi aiutarmi anche tu con il mio amico (è nato sano e poi è diventato disabile, io che ci sono nata, non sempre riesco a capire ciò che prova).

      Ciao

      Clara

    12. ciao clara,
      mi ha fatto molto piacere stamani leggere una tua risposta.
      vorrei scriverte tante cose su tommy, ma preferirei che, per rispetto della sua privaci, ci contattassimo attraverso i nostri indirizzi di posta elettronica ( il mio è: anna.deceglia@alice.it. ).
      questa osservazione, peò, potrei farla pubblcamente; insegnando da circa sei anni in diverse scuole della provincia di bari, ho conosciuto in maniera indiretta diversi portat di handic; nonostante fossero inseriti in una classe assieme ad altri alunni la loro diversità emerge in manera “troppo” evidente, per diverse ragioni, come se fossero delle mosche bianche. ora non voglio soffermarmi tanto sulle ragioni di ciò, di cui se vuoi possiamo parlar successivamente, magari confrontandoci con altri lettori, ma su quello che vorrei si realizzasse nella scuola in cui insegno a favore non solo di tommy, ma anche di altri disabili e di tutti i miei alunni e, aggiungerei, non di poca importanza, a favore di tutti i docenti.
      vorrei creare un progetto di inseriment di giovani disabili di terlizzi e dintorni nella mia classe e fare lezione con loro e i miei alunni . vorrei che si mescolasero tra loro, e che si lavorasse insieme sui punti di forza e su quelli di debolezza sia degli alunni portator di handic sia dei non, conl ‘obiettivo generale che tutti possano giungere alla consapevolezza che non esiste diversita o uguaglianza assolute, ma che ogni concetto del pensiero umano è relativo. naturalmente questa è un’idea che va ben elaborata e che sicuramente è in atto altrove.
      ora, se tu riuscissi a dirmi qualcosa a riguardo te ne sarei molto grata.
      ps: sono contenta per il tuo flirt ………. lascia che tutto scorri naturalmente e ti ritroverai a vivere emozioni bellissime. ma se mi prmetti di dirti una cosa: l’amore è elevazione dell’animo e dell’anima, è leggerezza, è fluido, è calore. nell’amore non c’è mente, non c’è razionalità, nè pensiero. quando tu e lui state insieme non siete solo corpi da toccare o da assistere, ma anche anime .
      ti abbraccio. a presto.

    13. Ciao Anna, buon anno a te e a tutti!
      Ti trovi in una situazione difficile. Mi hai detto che insegni in un liceo, ma purtroppo le scuole superiori sono un “terreno difficile” su cui seminare. Credo che bisogni iniziare già da prima, dall’asilo (per quanto riguarda le scuole) e, cosa ancora più importante, dalla famiglia! Ci hanno provato alle medie, con me e i miei compagni e non è riuscito bene (era stata una cosa troppo imposta!). Alle superiori si è troppo impegnati nello studio, non si ha tempo di socializzare con i compagni, soprattutto se questi sono in difficoltà. Quello che ti posso consigliare è di organizzare qualche incontro con i ragazzi del servizio civile, oppure, organizzarsi con qualche associazione x portatori di handicap (se ci sono) e proporre un pomeriggio in compagnia dei ragazzi disabili che fanno parte del centro (che ne so, prima di carnevale per preparare i costumi insieme). Deve essere una cosa libera (dispensando magari dai compiti per il giorno successivo, se ci si mette d’accordo tra docenti), senza forzature.

      Per ora mi viene in mente questo… se mi viene qualche altra ideuzza te la farò sapere!

      Clara

    14. ciao clara,
      grazie per l’idea che mi hai dato, la trovo interessant. giovedi prox io e i miei colleghi di corso ci riuniamo in consiglio proprio per discutere su tommy ed io sicuramente in quell’occasione riferirò la tua idea. spero che per il resto proceda tutto bene? ti abbraccio e aspetto tue nuove.

    15. ciao clara,
      grazie per l’idea che mi hai dato, la trovo interessant. giovedi prox io e i miei colleghi di corso ci riuniamo in consiglio proprio per discutere su tommy ed io sicuramente in quell’occasione riferirò la tua idea. spero che per il resto proceda tutto bene? ti abbraccio e aspetto tue nuove. 🙂

    16. Ciao Clara io sono disabile causa un incidente stradale avvenuto all’età di 15 anni sono single ho avuto storie ma ora sono solo, ora sto per compiere 36 anni porto una protesi di gamba ma mi muovo bene, anzi non sono mai fermo e mi piacerebbe conoscerti se ti va. Di dove sei io sono della Prov. di Piacenza
      un abbraccio Francesco

    17. Ciao Francesco! Mi fa piacere conoscerti, anche se, purtroppo posso farlo solo virtualmente, visto che abito a Milano. Io sono disabile dalla nascita, ho 26 anni, porto 2 tutori alle gambe che mi aiutano a camminare, anche se per brevi tratti! Dovrò fare un’operazione che dovrebbe consentirmi di camminare meglio. Nonostante sia nata con una disabilità non mi fermo mai. Mi sono innamorata di un ragazzo (oddio, innamorata non lo so, so solo che gli voglio molto bene e mi piacerebbe fosse il mio ragazzo) che è diventato disabile più o meno alla tua età, ma per una malattia immunitaria. Purtroppo non mi ricambia e questa cosa mi fa molto soffrire. Spero di essere per lui una buona amica e che, prima o poi, si accorga di me anche come “ragazza”, anche se ha pensato che forse posso essere quella giusta, ma il suo cuore è attualmente “rapito” da una ragazza che, però, non si accorge nemmeno di lui e di quanto sia dolce… Incrocio le dita e per ora ti saluto.

      Un bacione!

      Clara

    18. Ciao Clara per conoscerti, non sarebbe un problema Milano non è molto lontano anche se, purtroppo tu sei già innamorata. Io vorrei incontrarti sempre se ti va. Io porto una protesi di gamba sin. per amputazione di piede. Vado al Centro di Vigorso di Budrio di Bologna per fare o sistemare la protesi. Ho iniziato o portarla nel 1997 all’età di 23 anni. Io non so se tu avrai voglia di conoscermi, mi farebbe molto piacere
      un abbraccio

    19. Ho letto stamattina la tua mail e ti rispondo solo ora, dato che lavoro e non posso collegarmi a Disabiledoc dall’ufficio (non ci sono stata fino ad adesso, sono andata a far “baldoria” nell’associazione che frequento). La vedo molto difficile incontrarsi, dato che, nonostante abbia patente e macchina, mia mamma non me la lascia e nemmeno molla me (‘ste mamme apprensive!!!). Una volta all’anno vado a Reggio Emilia, all’Arcispedale (forse lo conosci), perchè sono seguita dal professor Ferrari ed è l’unico di cui mi fido perchè, secondo lui, prima o poi potrò abbandonare la carrozzina e se non correre, almeno camminare un po’ + spedita di adesso, speriamo davvero! La persona che mi piace (o forse è meglio dire piaceva, visto che mi ha dato il 2 di picche, + o – dichiarato) ha detto che se non avessimo l’handicap, avremmo la fila di fidanzati, ma come credere ad una persona che, quando gli offri il tuo affetto e riconosce che gliene dai tanto, ti risponde che ha per la testa un’altra (forse “normodotata”)? Forse anche lui, che si professava diverso dagli altri, si è fermato a guardare le apparenze (e lo posso capire, dato che lui, cosi non ci è nato), perchè io, che non ho mai creduto nella relazione tra due persone disabili gravi (entrambi in carrozzina, per intenderci, dove è magari più complicato aiutarsi), avevo creduto e sperato in noi due, che nulla fosse insormontabile se ci volevamo bene. E’ andata male, “sono simpatica”, “sono (ora mi dice che “ero”) la ragazza giusta”, “merito l’amore”… si, ma non il suo!

      Scusami se mi sono sfogata, solitamente non sono cosi negativa (ma scrivo comunque cose chilometriche!!!!)

      Ciao e a presto!

      Clara

    20. Clara capisco che tu sei innamorata di una persona che lui nemmeno ti vuol vedere, ripeto anch’io sono single se ti va di conoscermi sono qua.
      Francesco

    21. Non è questione di essere innamorata, non è che non ti voglio conoscere perchè penso ad un’altra persona, ti sto dicendo che è molto complicato (almeno per me) incontrare persone che non abitano nella mia città, già faccio fatica ad uscire per incontrare gli amici che ho qui. Capisco che sei single e so quanto pesa questa situazione, ma credo che siamo troppo distanti, non solo geograficamente, ma anche generazionalmente (10 anni sono tanti, credo che tu abbia interessi diversi dai miei).
      Ti lascio il mio contatto su fb, se ti va possiamo diventare amici li: claraxx83@hotmail.it. Se lo hai, aggiungimi.

      Ciao

      Clara

    22. Clara ritorno a scriverti da febbraio non ti ho più sentito
      ma non so nemmeno se tu avresti voglia di sentirmi
      a me farebbe molto piacere sentirti
      Francesco

    23. Francesco, ciao! Non ho mai cacciato nessuno, ci mancherebbe!!! Ti ho lasciato il contatto Fb, ma forse non ce l’hai. Ti lascio anche quello msn (che poi è anche la mia posta elettronica): claraxx83@hotmail.com.

      Ora sono al mare, quindi mi connetto solo la sera (ho una tariffa della tim utilizzabile solo alla sera). Certo che mi fa piacere chiacchierare… ma ripeto, vedersi la vedo dura. Se ti basta l’amicizia virtuale ci sono!

      Ciao

      Clara

    24. Francesco, io ti ho aggiunto… mi piacerebbe scambiare quattro chiacchiere con te, quando ti va.

      Ciao ciao

      Clara

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