Associazione – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare

Parlare della U.I.L.D.M. – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare – suscita in me ricordi, rispetto, ammirazione ed anche, perché no, disapprovazione. Tutti sentimenti positivi nati sul terreno di una conoscenza interna essendo stato per oltre 10 anni Presidente della locale sezione Paolo Otelli di Chivasso.
Non vi descriverò l’associazione per come è e cosa fa, queste cose le potete scoprire meglio visitando il suo stesso sito che fra l’altro è composto da sezioni veramente importanti per le informazioni che ci possono riguardare. Vi racconterò invece un’avventura … La mia al suo interno …

Non avevo mai creduto molto nelle associazioni di Disabili, non vi avevo mai aderito sino a quando un certo Renato Dutto, allora quasi sconosciuto, mi fece diventare, non ho ancora capito come oggi, il Presidente della locale sezione Paolo Otelli di Chivasso. Iniziò così un viaggio all’interno di una sezione tenuta insieme con quel nastro adesivo che viene prodotto dall’impegno diretto dei singoli a dispetto di una struttura pressoché inesistente. Passarono i mesi e le mie conoscenze si allargavano sino a quella sera in cui l’allora a me sconosciuto Stefano Borgato mi fece un’intervista telefonica su Telethon. Stefano si occupava della redazione di DM il periodico dell’associazione. Mi disse subito che l’avevo stupito con punti di vista nuovi e … Anche lui mi stupì nel darmi quella considerazione a cui non solo non aspiravo, ma che neppure mi aspettavo di ricevere per un lavoro pressoché sviluppato in sordina. Quella telefonata lascio un filo diretto con la Direzione Nazionale di Padova.
L’entrata vera e propria “in società” vi fu quando Stefano insistette che partecipassi al Congresso Nazionale di quell’anno. Non avevo un accompagnatore in grado di fermarsi la con me, mi giunse da Stefano la rassicurazione che avrei comunque avuto il suo aiuto e quello di Carlo Giacobini. Partii.
Furono due giorni splendidi, vissuti nel cuore pulsante dell’associazione: il Congresso Nazionale con i suoi partecipanti. In quei momenti ti senti Grande e Piccolo: Grande per la fierezza della partecipazione e Piccolo per il confronto con molte altre realtà giunte a mete che vedi come i tuoi veri traguardi di vita.
Da li vi fu anche il mio coinvolgimento in DM come autore di articoli e … Molto altro fra cui il piacere di essere Referente Telethon per 5/6 anni.
Quel periodo coincise con la parte più “vissuta” della mia carriera di essere umano Disabile e sicuramente questo valorizzò ogni esperienza …

Si sa, le cose cambiano e quando te ne accorgi hai già l’acqua alla vita. Allora ogni prospettiva cambia ed aumentano le pretese e le fatiche come diminuisce la capacità di compromesso.
In un giorno buio, non per motivi meteo, lasciai la U.I.L.D.M., abbandonai. Certamente persi una componente importante della mia vita e con essa degli Amici importanti. come la partecipazione e l’appartenenza ad una realtà protagonista sul territorio nazionale, ma che rendeva anche protagonisti. 10 anni in U.I.L.D.M. sono una vita intera di esperienze diverse. Il suo valore era ed è non nell’indiscussa dimensione e grandezza anche patrimoniale, ma soprattutto nel valore dei singoli. Veri pilastri ieri ed oggi di un motore che continua a percorrere lunghe distanze e che, per questo, non può bruciare benzina in volate dall’esito incerto. La differenza che ci divise, per allegoria, fu probabilmente la differenza che c’è fra un motore diesel ed uno a benzina. Sono necessari entrambi. L’importante è non pretendere che l’uno faccia il lavoro dell’altro …

Questa presentazione ricordo è dedicata a Stefano Borgato, Carlo Giacobini ed a Roberto Bressanello uno dei Presidenti più longevi nella carica, ma non nella vita.