Nasce l’uomo nuovo.
L’Editoriale di Città Ideale guarda avanti e si interroga su uomo e scienza.
Nasce l’uomo nuovo
Una punta di selce è stata il primo attrezzo che ha permesso all’uomo di cacciare e procurarsi la carne per mangiare, alimentarsi di proteine per nutrire il cervello di idee. Un’idea, cinquemila anni fa, ha permesso l’invenzione dell’alfabeto, un’idea di ieri ha creato il web. Il progresso dell’uomo è davvero impressionante; attraverso le cose inventate, le idee, si sta affacciando, timidamente, un nuovo modo di pensare l’uomo.
Le idee stanno cancellando le vecchie convinzioni, le segregazioni e le disuguaglianze. Oggi un telefonino in mano ad una vedova del Bangladesh in uno sperduto villaggio sulle montagne, fino a ieri reietta, gli permette di chiamare il medico, diventando di fatto la persona più importante della sua comunità.
O un computer a manovella alimentato da una dinamo, può permettere ad un bimbo senegalese di compiere i suoi studi in mezzo alla savana, fino a farlo diventare l’esperto in agricoltura che i suoi compaesani aspettavano da mille anni.
Oggi è possibile. La tecnologia sta sradicando consuetudini primordiali, avvicina gli uomini gli uni agli altri, sta dipingendo scenari nuovi. Pensate ad Oscar Pistorius, per esempio, quell’atleta disabile di cui si è tanto parlato recentemente. Ebbene, pur privo di gambe naturali, la tecnologia gli ha permesso di correre con due lame di carbonio. E vincere su tutti.
Oppure pensate alle mani bioniche per le persone prive di arti, oppure ai puntatori laser per i non vedenti, oppure alle tante altre invenzioni per le persone disabili di cui avete avuto notizia da queste pagine. Tra mille anni, chissà, saremo più forti, più sani, più intelligenti per merito anche delle invenzioni create oggi per le persone disabili.
Saremo tutti bionici e più abili. L’uomo nuovo è appena nato.
Speriamo.
Donato Troiano
La selezione degli articoli di Città Ideale verrà proposta in diversi giorni.
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