Luca Faccio continua a testimoniare le carenze delle ferrovie italiane nei confronti dell’utenza Disabile.
L’Amico Luca Faccio mi manda questo suo articolo che pubblico con piacere. Io non ho problemi tali da incontrare simili difficoltà nei trasporti. Mi chiedo però se, alcune volte, non sia meglio chiedere subito anziché rinunciare ad un servizio. Spesso il personale, tanto più se il Disabile è accompagnato, tende a non invadere la sfera del consueto e di quegli aiuti che si immaginano anche più qualificati di quelli “generici” che invece si offrirebbero.
Ci sono casi in cui sbagliare vale quel 50% opposto a far bene, dipende dall’intuito, dalla capacità di comprendere la situazione e di colmare lacune giuridiche o figlie dei tempi che non si sono mai adeguati.
Servire e difficile almeno come farsi servire …
Esito inchiesta Trenitalia
Come avevo annunciato il 26 Agosto 2007 nell’articolo Un viaggio in treno considerato “a norma” per i Disabili. il Dott. Vincenzo Saccà (direttore della Vendita e Assistenza di Trenitalia) mi aveva informato che avrebbe aperto una piccola inchiesta per capire come mai si sono potuti verificare i disagi da me evidenziati. Riporto di seguito in accordo con il Dott. Vincenzo Saccà e il Signor Giampaolo De Luca (Trenitalia S.p.a. – Divisione Passeggeri N/I – Vendita e Assistenza N/I – Assistenza e Servizi Complementari) le richieste di chiarimento pervenutemi da Trenitalia per approfondire quanto mi è accaduto.
Gentile dott. Faccio,
a seguito della sua segnalazione, abbiamo rivolto formale contestazione alla Società incaricata del servizio di assistenza disabili, la quale (Società) ha riferito che l’esecuzione del servizio – lo scorso 7 agosto presso la stazione di San Giovanni Valdarno – sarebbe stata puntuale e completa; tra l’altro, dichiara sempre la Società che Lei stesso avrebbe espresso “calorosamente” il suo ringraziamento.
Il suo rilievo poneva invece in evidenza proprio la carenza della prestazione in quanto, una volta effettuato l’accesso al treno, era stato lasciato nello spazio antistante lo scompartimento senza che si provvedesse alla Sua sistemazione nella postazione attrezzata.
Al fine di elevare i conseguenti provvedimenti disciplinari nei confronti degli addetti, Le chiedo pertanto di fornirci una descrizione maggiormente dettagliata sull’accaduto; in particolare è necessario da parte sua confermare o, viceversa, smentire che in quella occasione abbia effettivamente manifestato il suo apprezzamento nei confronti degli addetti, e che il servizio sia stato eseguito in modo non soddisfacente.
18 Settembre 2007
In attesa di un suo riscontro, le invio cordiali saluti.
Giampiero De Luca
Per chiarire maggiormente la vicenda ho chiesto alla mia accompagnatrice se per cortesia poteva scrivere lei una testimonianza.
Gentile Sig. Giampiero De Luca,
Sono Nesi Annalisa la persona che accompagnava il dott. Luca Faccio lo scorso 7 agosto in gita a Firenze con il treno in partenza dalla stazione di San Giovanni Valdarno, pertanto persona informata dei fatti e testimone di quanto accaduto da entrambe le parti in questione.
Posso senza dubbio dichiarare che sia io che il dott. Faccio abbiamo “ringraziato” il personale della società per “ LA PARTE DI SERVIZIO SVOLTA” e cioè per aver salito Luca con la sua carrozzina sul carrello elevatore e poi sulla vettura, ma sta di fatto che il servizio si è interrotto li perché è stato lasciato sulla parte antistante lo scompartimento attrezzato ed ho dovuto accompagnarlo dentro io. Contesto pertanto la dichiarazione di “calorosamente” perché ripeto entrambi abbiamo ringraziato ma in segno di educazione e rispetto, non abbiamo ne fatto complimenti per il servizio ne niente altro di simile. Inoltre posso aggiungere che neanche dopo aver raggiunto lo scompartimento siamo stati aiutati a capire come dovevamo fare perché Luca fosse messo in sicurezza ne dal personale della società ne dal capotreno … ci siamo dovuti arrangiare anche con un po’ di difficoltà.
Tengo a precisare che scrivendo l’articolo che ha sollevato la questione non intendevamo denunciare nessuno e non vogliamo e non ci interessa che vengano presi provvedimenti disciplinari nei confronti degli addetti della società, vogliamo solo far presente l’accaduto affinché non si ripeta.
Perciò riassumendo su “la parte di servizio svolta” non ho obiezioni da fare e ringraziamo ulteriormente il personale addetto, ma ribadisco il concetto che è mancata del tutto la messa in sicurezza della sedia a rotelle sulla quale si trovava il dott. Faccio, pertanto non posso dire che il servizio sia stato del tutto soddisfacente perché di fatto è mancata una parte di servizio essenziale.
Spero di aver chiarito quanto successo, ringrazio lei e Trenitalia per l’interessamento e le porgo cordiali saluti
Annalisa Nesi
18 settembre 2007
Risposta da parte del Signor Giampaolo De Luca
Buongiorno,
nel ringraziarla per i chiarimenti relativi al disservizio del 7 agosto, spero si possano considerare risolte – quanto meno ridimensionate – le ragioni che l’hanno indotta alla pubblicizzazione dell’accaduto, che ha avuto per Trenitalia una risonanza purtroppo negativa.
La sua segnalazione avrà comunque il seguito previsto dal contratto in essere con la Società che effettua i servizi programmati, e che nel vostro caso include esplicitamente la sistemazione a bordo della sedia tramite l’apposito aggancio.
La saluto cordialmente
Giampiero De Luca
21 Settembre 2007
Ringrazio Trenitalia per l’impegno e l’interessamento dimostratomi.
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Luca Faccio
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