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Quando il Disabile c’è ma non si vede l’ignoranza si manifesta

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Comunque l’asino volante ci sarà sempre …

NdR: Un racconto reale, vero e sentito che invita a molte riflessioni e che giunge ad una chiosa propedeutica per comprendere i sentimenti e le emozioni che l’hanno preceduta. DisabileDoc.it si dissocia solamente da alcune valutazioni – insulti – a figure professionali che spesso sono invece fonte di comprensione e soluzioni. Siamo tutti esseri umani soggetti quasi sempre al modo di porsi di chi ci sta davanti, spesso è possibile disarmare l’ostilità con un sorriso od una battuta che spieghi l’ingiustizia che siamo convinti di subire. Comunque l’asino volante ci sarà sempre …

Perché ogni dannata volta che devo comprare qualche cosa mi devo sentire male??
Nel 2003 io ero un culturista che studiava psicologia all’università di Trieste
1,85mt. 95kg il classico belloccio da copertina. Una sera mentre stavo studiando mi sono accasciato per terra rovesciandomi un televisore da 50” in faccia, poi, mi sono rialzato spostandolo da sopra alla mia faccia e con il naso rotto e coperto di sangue sono andato al piano di sotto dove c’era la camera dei miei genitori, mi sono seduto sul letto e ho preso il telefono in mano perché stava squillando, ma non era quello della telecom era il mio cellulare, era Martin, un amico che mi ricordava che sarei dovuto già essere a casa sua quella sera perché diceva avevamo organizzato una cena, mentre mi parlava, il tempo, mi è come sfuggito, il cellulare mi è caduto per terra e la comunicazione si è conclusa improvvisamente, martin, non se ne è preoccupato, del resto era da qualche tempo che mi comportavo in uno strano modo, non rispondevo alle sue chiamate e sembravo assenente … conclusa la telefonata, ho deciso di risalire le scale e arrivato in cima, mi sono seduto, quasi come un cavallo imbrancato da maneggio che se lasciato libero torna direttamente a casa, davanti allo schermo del pc, ho appoggiato la faccia ancora sporca di sangue sulla tastiera e li sono rimasto fino a che non sono arrivati i miei genitori a casa e mi hanno portato all’ospedale …

Ivan …Ivan..
Mi senti ..
Apri gli occhi!

Sento questa voce che mi chiama, rompe una pace e un a sensazione che non avevo mai provato prima e quel piccolo Harry Potter spagnolo che viveva a casa mia e dormiva nel mio letto al posto mio d’un tratto scompare per lasciare il posto a uno strano gruppo di signori vestiti di azzurro con le cuffie di plastica in testa.
Vedo tanti fili che partono e arrivano dal mio corpo ma non ho paura rispondo alle loro domande con un cenno della testa o sbattendo le palpebre stringo loro le dita e d’improvviso vedo la faccia di mio padre.
Comincio a fare domande, la prima è: “Dove sta il ragazzino spagnolo che dormiva in camera mia?”.
 
Mio padre mi accarezza e mi dice che ho dormito per 20 giorni di seguito.
E che non c’è mai stato nessuno che ha dormito nel mio letto al posto mio.
Mi hanno tenuto in coma farmacologico per 20 gg, per far si che l’emorragia cerebrale che mi aveva colpito potesse riassorbirsi.
Un mese dopo, sono come nuovo, sono di nuovo nel mio letto, sono in forma ho solo messo su una 20 di kg, c’è solo un piccolo problema, ho un fortissimo mal di testa, questa volta chiamo mia madre che arriva di corsa dal lavoro, le dico che mi scoppia la testa, lei mi dice che devo andare all’ospedale, dopo quello che ho passato potrebbe essere una cosa molto grave, io non le do retta e le chiedo soltanto di mettermi una pezza fredda sulla fronte così dopo un’oretta, riesco finalmente ad addormentarmi.
La mattina arriva presto, e quando aprii gli occhi, mia madre era accanto a me, ma c’era un problema: “Mamma , non sento la mano sx , Mamma, Mamma!
Arriva l’ambulanza un’altra volta. Questa volta è qualcosa di veramente grave, ho avuto un ictus e non camminerò mai più.

Tre mesi dopo grazie alle cure dei fisioterapisti mi alzai dal letto e detti un calcio alla sedia a rotelle (In c**o al fisiatra che mi aveva maledetto!). Purtroppo i problemi al lato sinistro sono rimasti, la mano è ancora paralizzata e la caviglia non permette di articolare il passo in maniera fluida, ma posso camminare come un normalissimo e socialmente accettabile “zoppo”. Conoscete la sensazione che non è proprio di “invidia” nei confronti di qualcuno che ha un handicap magari anche grave, ma che gli permette di non vergognarsi in mezzo agli altri e che gli si avvicina molto (Rendiamoci conto della cazzata sovraumana!).
In più a complicare la cosa mi sistemano un tutore alla mano sinistra per tenerla rilassata che rende ancora più irriconoscibile la mia menomazione confondendola con un normale gesso da arto fratturato.

Qui comincia la mia super riabilitazione sociale.
Un Disabile a metà insomma, un po’ come agli spettacoli di magia per bambini: l’handicap c’è ma non si vede.
D’altronde quello che distingue un’adulto da un bambino, non è forse il prezzo dei giocattoli?!
Io oramai ho 25 anni e 13 anni di risparmi da parte più quel bellissimo certificato dell’iINPS che dice che io sono invalido civile al 100% con totale inabilità lavorativa e che per questo lo stato provvederà a tutte le mie esigenze di lì a venire con straordinaria presa per in giro de valore di 701 euro mensili.
In più l’anno dopo mi regalano una targhetta di riconoscimento da mettere in bella vista sulla macchina, che mi permette di incazzarmi meglio con i vigili che mi vogliono fare la multa se parcheggio in un posto riservato agli invalidi perché secondo loro io faccio solo finta, perché la motorizzazione si è dimenticata di convertirmi la patente in B speciale.

Purtroppo i regali non finiscono qui perché incluso nel pacchetto invalidi civili, c’è la più infame delle truffe, il cosiddetto riconoscimento della legge Legge 5 febbraio 1992, n. 104.
In cui un’apposita commissioni di collodi, riunisce 5 misti fra gatti e volpi per accertare che tu sia handicappato, in pratica un gruppo di co***ni che controlla quelli che ti hanno controllato la prima volta per dirti che sei handicappato.
Una sorta di processo d’appello che lo stato fa a sé stesso per toglierti quel poco di dignità che ti è rimasta.
Questa legge, teoricamente dovrebbe garantire un’aliquota iva del 4% a coloro i quali vengono riconosciuti idonei per l’acquisto di attrezzature di supporto e di integrazione sociale.
Fra queste c’è anche l’acquisto di una autovettura sempre con aliquota ridotta (una ogni ogni 4 anni), l’esenzione dal pagamento del bollo auto, e l’esenzione dal pagamento dell’IPT (quella strana tangente che si paga quando si acquista una vettura nuova) ai tempi di mio padre la chiamavano messa in strada qui i riferimenti di legge.
Si dimenticano tutti di dirti che se non sei su una sedia a rotelle, se non sei down, sei non sei spastico, amputato o in generale se non rientri nello streotipo dell’immagine comune di un Disabile, per coloro i quali tu stai chiedendo che sia applicata una legge di questo stato quando compri qualcosa, sei solo uno che sta cercando di derubarli.
Ai voglia a mostrargli la dichiarazione di accertamento dell’invalidità rilasciata dalla commissione di Paperopoli, ai vogli a citare la legge sull’autocertificazione
Se quello che è alla cassa, e con questo includo anche gli acquisti per via telematica, ebay è il caso più clamoroso e scandaloso, dicevo se quello che è alla cassa decide che gli stai sulle palle o che lo stai fregando tu non puoi fare altro che girare su te stesso e andare a sfogarti, magari con chi ti è più vicino, rovinando la giornata ad entrambi mi è capitato addirittura di andare con la certificazione medica ufficiale della ASL ad acquistare una cosa alla Comet e la cassiera guardandomi al solito come una merda, ha fatto finta di telefonare e ha detto che loro non applicavano quella legge.
Allora io che posso fare, noi, che possiamo fare, organizziamo una banda armata e li obblighiamo con la forza o ci rivolgiamo alle autorità?!
La risposta più sensata sarebbe ci rivolgiamo alle autorità; ma come nella maggior parte delle occasioni la risposta più sensata è anche quela più frustrante.
All’ennesimo rifiuto da parte del negozio della catena di Mediaworld ho telefonato alla guardia di finanza che mi ha educatamente risposto che loro non sono autorizzati a fare niente e che suo malgrado era costretto a dirmi che dovevo occuparmene da solo …
Questo mi fa venire in mente un altro episodio divertente: stavo tornando a casa dall’università di Bologna con la mia vecchia tacuma direzione san Lazzaro quando all’altezza di via Murri, mi suona il telefono, di solito rispondo e metto il vivavoce del telefonino, questa volta decido di accostare al lato della strada e rispondere a mio padre. Caso vuole che io mi accosto al fianco di una banca, mentre sono fermo con la cintura allacciata, il mototore ancora acceso e il freno a mano tirato, in sosta come ci insegnano a scuola guida (giusto?!) mi si affianca una pattuglia di poliziotti e quello al posto del passeggero seduto davanti mi fa: “Che stai a fa?!”.
Gli rispondo che ho ricevuto una chiamata e che ho accostato per rispondere, quando mi sento esclamare: “Mi prendi per il culo?!” (citazione testuale).
Gli chiedo: “Perché si rivolge così?”.
Mi pareva di aver fatto una cosa legittima e di buon senso.
“Scendi dalla macchina!” mi sentii ordinare.
“Dammi i documenti! Sei schedato? Anzi tu hai dei precedenti?”
Gli rispondo che mi sta molestando ingiustamente e che non capisco cosa ho fatto di male.
Lui non curandosi di me continua a trattarmi da delinquente pur dopo avergli detto che sono un Disabile e che potrei sentirmi male al che chiamo i carabinieri e chiedo l’intervento di una pattuglia in verità ho detto: “Sono un invalido aiuto mi stanno molestando!”.
Che mi ha fatto il carabiniere?
Una pattuglia della polizia, dico io.
“Allora se c’è già la polizia non possiamo intervenire noi”.
Gli ripeto: “Sono loro che mi stanno molestando!” Quando il Carabiniere del 112 mi rispose: “Sono cazzi tuoi!”.

Quando la disabilità non è appariscente v’è la beffa di dover vivere da “Disgraziati ed Impostori” … Questo ciò trasformare Disabile rispettoso delle leggi e delle istituzioni in una creatura rabbiosa che tende a rifiutare quelli che prima erano dei riferimenti e dopo delle tediose e ridondanti procedure od addirittura dei nemici …
È difficile credere in chi non ti crede e ti ingiuria anche solo con lo sguardo o con dei sottintesi sussurrati anche vigliaccamente …

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