Musicoterapia, ovvero migliorare se stessi e gli altri.
Città Ideale spiega l’utilità della musicoterapia.
Musicoterapia, ovvero migliorare se stessi e gli altri.
La musica ci circonda in ogni momento della giornata, non c’è attimo che scorra senza il suono di una nota che ci entra nelle orecchie per girare tutto intorno nella testa, ci siamo abituati a considerarla elemento insostituibile della nostra vita, come l’aria. Vasco o Bach sono dentro di noi. Non potremmo più farne a meno. Ma ci siamo mai chiesti come funziona questo meccanismo che tanto ci piace e che tanto ci arricchisce?
Funziona così: armonia, melodia, ritmo. Questi tre elementi funzionano perché il ritmo vuol dire e ci comunica movimento, l’armonia vuol dire e ci comunica sentimento, la melodia vuol dire e ci comunica il divenire, il discorso, il processo che tende a qualcosa. Per questi semplici ma non visibili argomenti la musicoterapia funziona con le persone disabili.
Il maestro Tommaso Masini fa musicoterapia all’associazione Negri di Milano, con corsi di gruppo ed individuali. Agli adulti viene insegnata la musica diatomica, cioè la musica che conosciamo tutti, basata sulle sette note. Il maestro sottolinea l’importanza del rilassamento che il corpo assume durante l’esecuzione musicale, il beneficio che ne trae il respiro, lo sviluppo del coordinamento motorio e soprattutto la capacità di trasmettere dal cervello agli arti precisi segnali per eseguire una melodia.
E’un metodo che insegna ad ascoltare se stessi e ad ascoltare gli altri. Molto importanti nella musicoterapia sono anche gli strumenti che si devono adattare alla persona, vengono usati gli strumenti a fiato, a pizzico, e ad arco.
Renato Magni
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