All’estero in auto? Attenti alle multe nei parcheggi riservati ai disabili.
Questo articolo di Città Ideale trova spunto da due differenti fonti d’ispirazione: l’ignoranza del legislatore italiano e l’impegno del Dottor Luca Faccio a contrastare i paradossi relativi ai trasporti correlati ai Disabili.
Nel vulcanico dramma di ignoranza mi consola il fatto che a farne le spese sono anche quei Disabili che avvalorano usandolo e promuovendolo il falso ideologico e linguistico della definizione “Diversamente Abile”. Se iniziassimo a dar battaglia all’ignoranza giungerebbero anche i nostri diritti confezionati per le necessità che abbiamo e non per ciò che “Diversamente” non possiamo comunque fare.
La legge sulla Privacy è solo mancante, per questo specifico problema, di una semplice dicitura:
«L’apposizione di simboli e diciture contrarie ai contenuti del presente testo è consentita solo a tutela e salvaguardia di specifiche necessità del cittadino dalle quali dipendano i sui stessi diritti riconosciuti dalla costituzione od altri testi di legge specifici.»
Se un periodo così semplice e risolutivo lo potuto scrivere io povero pirla Disabile, come mai tante menti illustri pagate oltre 12.000,00 euro al mese non l’anno saputo comporre ed inserire ad integrazione risolutia?
Non sarà mica che in Italia i politici sono metà impegnati a buttar giù gli altri e l’altra metà a rimaner in sella alle poltrone? Quando non fanno le Star nei programmi televisivi con tale assiduità che vien da chiedersi: “Quando lavorano?”.
Vi ricordo che il tema su DisabileDoc.it era già stato trattato nell’articolo “Disabili, Politici, Normative e … Il problema irrisolto della Mucca Pazza!”. Buona lettura per entrambi!
All’estero in auto? Attenti alle multe nei parcheggi riservati ai disabili
Quel birbante di Valerio Staffelli ne ha combinata un’altra delle sue! Nella lettera di Maurizio da Urbino a lui indirizzata e pubblicata su un settimanale di grande diffusione, il buon Valerio solleva un problema di importanza capitale per una persona disabile dotata di auto che vuole andare all’estero. Chi ha la voglia di leggere l’articolo lo può fare con la riproduzione del medesimo qui sopra, ma in buona sostanza il problema è questo: se un disabile va all’estero con la sua auto, il contrassegno rilasciato in Italia non vale e può venire multato.
Ma come, non siamo in Europa, direte voi, e quello che vale qui non vale di là? Esatto. Il problema sta nel fatto che la Comunità Europea (dal 1998!) raccomanda l’istituzione di un simbolo comune a tutti gli Stati, da esporre sull’auto, ma ovviamente questa raccomandazione non è recepita dall’Italia, dove ogni comune fa un pò quello che gli pare. (98/376/ CE – Raccomandazione del Consiglio del 4 giugno 1998 su un contrassegno di parcheggi per disabili (in GU 12 giugno 1998, n. L 167).
Per andare a fondo della questione, il nostro amico, il dott. Luca Faccio, venuto a conoscenza del fatto per puro caso, ha addirittura scritto al Ministero dei Trasporti (il ministro era Lunardi) ricevendo una risposta nella quale si diceva che c’era una evidente contraddizione con l’esposizione del simbolo e con la legge sulla privacy (art.74, comma 1) che non prevede l’esposizione di simboli o diciture dai quali desumere la speciale natura dell’autorizzazione (la risposta del Ministero a firma dell’ing. Sergio Dondolini del Ministero è scaricabile dal sito: www.lucafaccio.it).
Quindi la nostra legge sulla privacy non tiene conto, anzi proibisce, il simbolo del disabile in carrozzina!
Ma un povero cittadino italiano, già sfortunato di suo, perchè deve correre il rischio di essere multato perchè due leggi non vanno d’accordo tra di loro, da quasi dieci anni, per giunta? Perchè non interviene nessuno? Perchè se ne parla solo sul blog di Luca Faccio (www.lucafaccio.it)?
Nella lettera di risposta del Ministero si fa anche riferimento alla autonoma decisione di Milano di creare un contrassegno particolare con la fotografia della persona detentrice del permesso, tale contrassegno è una violazione della già citata legge sulla privacy.
Il pass di Milano, fuorilegge per la legge sulla privacy
Le cose poi si complicano, anzichè semplificarsi, perchè ci sono stati dei Comuni, come Pesaro, che adeguandosi alle normative europee hanno tolto il simbolo della carrozzina dai loro pass, vi potete immaginare quello che è successo. Nel box a fi anco potete leggere l’intervista di Città Ideale al comandante della Polizia Municipale di quella città. Ora siamo in attesa che qualche deputato o senatore si prenda la briga di far cancellare dalla legge sulla privacy quella infausta nota che proibisce la riconoscibilità del conduttore, anche perchè molte associazioni di disabili coinvolti nel problema non hanno nulla da eccepire al riguardo, anzi! L’importante è andare all’estero tranquilli. Ci chiediamo, però, come sia potuto succedere una svista del genere all’inventore della legge. Come si fa a dimenticarsi delle persone disabili che guidano? Era troppo sforzo pensare che quelle persone possono andare all’estero? Oppure perchè disabili se ne devono stare buoni buoni nel loro Paese? Signori politici, la vostra credibilità si gioca anche così.
Per aver maggiori informazioni in merito ho contattato telefonicamente il consolato tedesco a Milano, nella confusione più totale in materia, mi hanno risposto che il contrassegno rilasciato dal mio comune era valido. La confusione normativa aumenta. Decido di contattare l’ambasciata italiana in Germania, dove,sempre telefonicamente, mi è stato detto, gentilmente, che il mio contrassegno in Germania non ha nessun valore e di conseguenza non sono nella possibilità di parcheggiare negli spazi riservati. Nel caso prendessi una multa per avervi parcheggiato dovrei pagarla perchè l’ambasciata non può far niente. Mi è stato detto, inoltre, che la polizia tedesca conosce il nostro simbolo anche se non valido ed è alla DISCREZIONE DEL POLIZIOTTO DARE LA MULTA O NO? Ho ridotte capacità motorie,possibile che non possa parcheggiare negli appositi spazi?
Distinti saluti Sferch Simone (Romano di Lombardia, BG)
Impossibile mettersi in regola
Città Ideale ha chiesto lumi sulla “faccenda pass ai disabili” anche al comune di Pesaro, per verificare se le notizie che avevamo al riguardo erano corrette. Ci veniva infatti segnalato che a Pesaro i pass erano stati adeguati alla norma europea, ma così facendo molte autovetture munite del nuovo pass, senza informazioni, generavano confusione ai vigili dei comuni limitrofi a Pesaro.
Abbiamo parlato con il Comandante dei vigili di Pesaro, il signor Giulio Oliva che ci ha gentilmente risposto: “Effettivamente ci eravamo adeguati alla normativa sulla privacy, ma ben presto ci siamo resi conto che i nuovi pass, privi di informazioni, ingeneravano molti problemi. Nella pratica quotidiana questi pass sono irrealizzabili, anche perchè gli appositi spazi per il parcheggio sono segnalati da vistosi cartelli con il disegno della carrozzina. Cosa, tra l’altro, obbligatoria per il nostro codice della strada. Che fare? Abolire i cartelli per adeguarsi alla normativa Europea?” .
“ E poi – continua il Comandante Oliva – quando un nostro concittadino va all’estero, cosa succede?”
“Il collega tedesco o svizzero come fa a capire che si tratta di veicolo guidato da persona disabile? Abbiamo avuto richieste di chiarimenti anche da colleghi Liguri e Toscani… Volevamo adeguarci alle norme, ma nella pratica quotidiana è impossibile…Abbiamo rimesso i vecchi pass con la carrozzina, in attesa di nuove direttive dal Ministero”
Renato Magni
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1 commento
VORREI SAPER DIVERSAMENTE UNO STRANIERO COL CONTRASSEGNO HANDICAP PUO’ USUFRUIRE IN ITALIA I SUOI DIRITTI?