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Città Ideale – Ancora una volta Diversamente scuola …

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Si parla di scuola.

Su DisabileDoc.it abbiamo già parlato di scuola ed Insegnanti di Sostegno. Oggi potete leggere un articolo di Città Ideale che mette in risalto le “poche idee ma ben confuse” che si cerca di formattare a beneficio degli alunni Disabili.
Il panorama non è dei migliori neppure all’estero dove c’è una diversificazione delle scelte che distingue i singoli paesi.

Scuola e alunni disabili – Il problema delle certificazioni

Sarebbe auspicabile che la Pubblica Istruzione, la Sanità e le Regioni diano ulteriori chiarimenti in vista della semplificazione amministrativa e per agevolare i portatori di handicap e le loro famiglie nell’adempimento dell’iter burocratico.

Immagine di apertura con studente e libri

Copertina del numero in uscita di Città IdealeLa Finanziaria 2007 interviene per facilitare famiglie, operatori e dirigenti scolastici sulla composizione delle commissioni che devono fare gli accertamenti in merito alla certificazione di disabilità degli alunni. Il DPCM 185/06 si differisce dalla precedente normativa che prevedeva la certificazione effettuata da un solo specialista. I centri privati convenzionati (ex art26 L833/78) ed i centri privati accreditati presso il Servizio Sanitario Nazionale (DLgs229/99) non potranno più effettuare l’individuazione dell’handicap per la certificazione; ne consegue che le Aziende Sanitarie dovranno aumentare gli organi collegiali, il cui compito sarà provvedere alla certificazione entro 30gg dalla presentazione della domanda di certificazione. Sarebbe auspicabile un intervento del Governo o della Conferenza unificata StatoRegioniCittà per decidere una linea uniforme e che ciascuna regione comunichi ufficialmente a famiglie e dirigenti scolastici l’individuazione dell’organismo collegiale per le certificazioni. Per quanto concerne la valutazione della disabilità, sarebbe opportuno applicare ICD10 dell’OMS: unico atto internazionale in materia che eviterebbe l’inutile proliferazione di valutazioni diverse della stessa minorazione; inoltre le diagnosi funzionali, successive alle certificazioni, devono essere fatte secondo criteri internazionali. L’aumento del numero di organi collegiali garantirebbe il rilascio delle certificazioni entro i suddetti 30 giorni: se un dirigente scolastico, per difetto di certificazione, non applicasse la normativa sui diritti degli alunni disabili, si incorrerebbe in un contenzioso civile, amministrativo e penale nei confronti della scuola e delle aziende sanitarie.
La tempistica per la formulazione del Pdf (Profilo Dinamico Funzionale) e del Pei (Piano Educativo Individualizzato), prevista dal DPR del 24/2/94 è stata cambiata dal DPCM 185/06, con richiamo alla Lg333/01, anticipando a fine luglio dell’anno precedente la frequenza di alunni disabili, l’organizzazione di risorse umane e materiali, tra cui ore di sostegno didattico, collaboratori scolastici per l’assistenza igienica agli alunni con grave disabilità, eliminazione di barriere architettoniche e sensopercettive, arredi specifici, trasporto gratuito, ecc. Secondo il DPR del ‘94, il Pdf doveva essere preparato dopo 2 mesi di osservazione dell’alunno, cui seguivano il Pei ed il piano di studi personalizzato: l’alunno era privo di progetto didattico per tutto il primo trimestre. Il DPCM del 2006 ha eliminato quest’ostacolo: per gli alunni dalla II alla V elementare, dalla II alla III media e dalla II alla V superiore, dovrebbe provvedere lo stesso consiglio di classe. Degli allievi che si iscrivono in I elementare (provenendo dalla materna), in I media o in I superiore, dovrebbe occuparsi un team di docenti dei 2 ordini di scuola; di chi non ha alle spalle un trascorso scolastico dovrebbe occuparsi un gruppo di insegnanti del gruppo di lavoro d’istituto (Lg104/92), coadiuvato da altri della funzione strumentale per l’integrazione scolastica. In queste due situazioni la famiglia dovrebbe partecipare (art 12 Lg104/92) alla stesura del Pdf, del Pei ed a diversi incontri al fine di effettuare entro giugno le richieste alle autorità amministrative così che a settembre le risorse possano essere pronte e le bozze del Pdf, del Pei e del piano di studi personalizzato preparate dai docenti del ciclo precedente siano riviste dal nuovo team, che, in base alla diagnosi funzionale, dovrà impostare un piano di studi personalizzato (Prot.4798/05). Le ore di sostegno e le altre risorse, in base al DPCM del 2006, vanno assegnate in sede di negoziazione del Pei fra operatori scolastici, sociosanitari e famiglie: il testo della Finanziaria 2007 sottolinea la necessità di organici di sostegno corrispondenti alle effettive esigenze, rilevate sulla base della certificazione, della diagnosi funzionale e del profilo dinamico funzionale, mentre le risorse sono individuate nel Pei e nel progetto di studi individualizzato. In conformità al DPCM del 2006, le nuove certificazioni collegiali riguardano solo le nuove iscrizioni, mentre le precedenti certificazioni (tra cui quelle relative al passaggio da una scuola all’altra) non devono essere ripetute perché, dato che riguardano le minorazioni stabilizzate/progressive, sono valide al pari della diagnosi funzionale. Sarebbe auspicabile che la Pubblica Istruzione, la Sanità e le Regioni diano ulteriori chiarimenti in vista della semplificazione amministrativa e per agevolare i portatori di handicap e le loro famiglie nell’adempimento dell’iter burocratico.

Attenzione al sostegno

I docenti che si occupano dell’alunno disabile devono rispondere ai suoi bisogni fisici, progettare agire nel fare di tutti i giorni: affettività, sensorialità, motricità, autonomia individuale per un’effettiva integrazione. Sono necessari formazioneaggiornamento degli insegnanti (sostegno e non), verifica dell’azione educativa per monitorare ed apportare eventuali modifiche, partecipazione delle istituzioni/agenzie educative per una cultura della differenza.
Vari sono stati gli approcci alla formazione dei docenti di sostegno.
Il Portogallo ha puntato sulla formazione del personale docente, più una specifica di un paio d’anni con training diretto per gli insegnanti di sostegno. L’Olanda ha puntato sul soddisfacimento dei bisogni speciali degli allievi e sulla formazione missione di docenti, soprattutto specializzati, cercando di spostarli sul territorio per cooperazione con i docenti di scuole che integrano allievi disabili. L’Ungheria ha preferito le scuole speciali. La Gran Bretagna ha cercato di articolare la problematica, con docenti di sostegno, assistenti con funzioni didattiche e di supporto, consentendo la frequenza in scuole speciali/classi differenziali presso scuole statali per permettere l’integrazione sperimentale (sporadica) dell’allievo disabile.
I docenti stranieri che si occupano dei disabili sono forse più specializzati, ma meno abituati a lavorare con il Consiglio di Classe; in Italia si lavora su tre fronti: struttura cognitiva, abilità di autogestione e intelligenza socioaffettiva; inoltre il piano differenziato consente crediti formativi spendibili in caso di frequenza di corsi dei Centri di formazione professionale.

Kris Babicra

Cristina Crabbia si ringrazia S. Sartori

La selezione degli articoli di Città Ideale verrà proposta in diversi giorni.

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About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. ImprendiNews.com è la prima testata attiva dal 1º maggio 2014. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

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