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Città Ideale – Come se non bastassero le disabilità naturali …

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Le disabilità di cui non si parla mai. Un particolare tipo di handicap: le mutilazioni procurate.

Non perdetevi la lettura dell’articolo di Città Ideale. Scoprirete certamente che l’essere umano è talmente stupido e deficiente da doversi sentire superiore e furbo tanto da legittimare le assurdità che compie.
Nell’articolo scoprirete una specie di “disabilità di cui non si parla mai”, ma ve ne sono altre che superano i confini delle religioni e delle credenze legate alle differenti etnie. Don Carlo Gnocchi, per esempio, dette vita ad un’opera chi vive ancor oggi, ma che nacque per soccorrere i “mutilatini” della seconda guerra mondiale vittime della follia del loro simile adulto ….

Le disabilità di cui non si parla mai

Un particolare tipo di handicap: le mutilazioni procurate

Copertina del numero in uscita di Città IdealeIl Ministero per le Pari Opportunità ha pubblicato un opuscolo riguardante le mutilazioni genitali femminili, sottolineando come esse producano atroci sofferenze e comportino lacerazioni irreparabili a chi la subisce.
Originarie del tempo degli antichi Egizi, si sono diffuse in molti paesi africani, suffragate da varie ragioni (pratiche religiose, tradizioni, riti di iniziazione, questioni igieniche ed estetiche, ecc.), confutate dal Ministero: Corano e Bibbia non prescrivono mutilazioni genitali, le tradizioni si evolvono per cause storico-sociali, così come scompaiono i riti di passaggio, sostituiti da una buona educazione che può orientare le scelte sessuali.
L’opuscolo spiega come ogni tipo di mutilazione (indipendentemente da chi la esegue e dalle condizioni igienico-sanitarie) determini una menomazione e possa portare alla morte: se la pratica è eseguita senza anestesia e garanzie chirurgiche, si possono verifi care perdita di coscienza e collasso cardiocircolatorio, per il dolore provocato dalle lacerazioni e dall’emorragia; in caso di perdite ematiche prolungate per diversi giorni, la paziente può incorrere in una grave anemia.
Il Ministero ha ricordato il rischio di infezioni, dovuto spesso alla mancanza di igiene durante l’intervento; le bambine operate, a causa dell’enorme dolore, evitano di urinare, incorrendo nella ritenzione urinaria e nell’infezione dell’apparato urinario (e non solo). Oltre alle infezioni più comuni (che spesso si evolvono in suppurazione e gangrena), si possono contrarre tetano, HIV/AIDS o epatite.
Tra i danni a lungo termine, sono annoverati: difficoltà a urinare con ritenzione urinaria e patologie legate al sistema urinario, infezioni alla vagina e agli organi interni della riproduzione, con relativa sterilità, voluminose cicatrici sulla vulva (che restringono l’orifizio vaginale, con conseguente impossibilità di avere rapporti sessuali e difficoltà mestruali), perforazioni/ lesioni tra vagina e vescica o tra vagina e retto, cisti genitali da inclusione, dolori durante rapporti sessuali/gravidanza/parto (la cicatrice può impedire la dilatazione del canale del parto e causare un travaglio ostruito).
Il Parlamento Italiano ha varato una legge che considera reati le mutilazioni di organi genitali femminili e prevede una pena di reclusione da 4 a 12 anni per chi causa clitoridectomia, escissione, infibulazione o qualsiasi altra pratica che provochi effetti dello stesso tipo; per lesioni agli organi genitali femminili diverse dalle precedenti è prevista una reclusione da 3 a 7 anni, aumentata (di un terzo) se perpetuate a fine di lucro o a danno di minore.
Tali disposizioni valgono anche se il reato é commesso da un cittadino italiano all’estero o da uno straniero in Italia. Il Ministero per le Pari Opportunità (www.pariopportunita. gov.it) consiglia ai genitori di rivolgersi a strutture sanitarie e di supporto alle famiglie, ad Associazioni di donne immigrate, ad Agenzie Sanitarie Locali, ai Consultori Familiari.

Mary Lizt

La selezione degli articoli di Città Ideale verrà proposta in diversi giorni.

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About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. ImprendiNews.com è la prima testata attiva dal 1º maggio 2014. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

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