Si parla di un servizio di Striscia la Notizia e Disabile DOC “fa le pulci” al lessico utilizzato nel servizio.
Qualche sera fa Striscia la Notizia ha mandato in onda un servizio dove Jimmi Ghione ritirava un premio, una riconoscenza, per il lavoro svolto. A premiare il suo coinvolgimento e quello di Striscia era l’organizzazione di “Handicap Day il Capitale della Provincia”.
DisabileDoc.it si è dato il compito di pensare liberamente, quindi, molte volte, fuori da qualsiasi coro.
È per questo motivo che mi pongo alcuni interrogativi apparentemente lessicali, ma in realtà sostanziali. Come si fa ad organizzare un evento del genere per i Disabili ed affibiargli un simile Titolo e Sottotitolo? Sino a quando dovremo identificare i Disabili con il termine “handicap” o “andicappato”? Siamo veramente “Il Capitale della Provincia”? E …
Molti riterranno inutili queste parole e solamente volte a criticare l’operato altrui. Non è così. Credo che sia necessario tornare al corretto uso delle parole, impegno certamente meno gravoso rispetto ad altri che si fonderebbero su una cultura ben definita e non approssimativa.
L’Handicap Day non può aver festeggiato solo i Disabili che di fatto sono “anche” andicappati, ma per patologia Disabili, mentre tutti, senza eccezione alcuna, siamo andicappati per i limiti che ci impongono, che ci costruiamo od anche solo perché nell’utopia dell’uguaglianza siamo talmente differenti da non essere in grado di fare ciò che fa un nostro simile.
Non riesco veramente a comprendere cos’abbia il termine Disabile per essere così bandito dalla nostra cultura.
Definire poi i Disabili come “Il Capitale della Provincia” non è molto bello. Il capitale è quella cosa che in quanto tale è spendibile, se non alienabile comunque spendibile da parte di chi lo possiede, di chi può determinarne il destino, è comunque un bene che non appartiene a se stesso, ma agli altri. Di positivo, scavando nell’ottimismo più esasperato, c’è la consolazione di essere comunque ritenuti un valore, ma bisogna già lavorar di fantasia …
Le parole sono quegli strumenti con cui si scrivono i libri di storia. L’uso che ne facciamo può cambiare la lettura di un evento ed anche condizionare l’immagine popolare di un’intera categoria.
Prima di parlare di Barriere iniziamo ad abbattere quel muro che tanto ci allontana dal termine Disabile e quando lo scriviamo mettiamogli la Maiuscola!
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