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Città Ideale – News dal Mondo – Luglio

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News dal mondo.

Per motivi relativi alle tempistiche ed al periodo estivo leggete con ritardo le sempre interessanti News di Città Ideale.

News

Copertina del numero in uscita di Città IdealeScoperta sul cancro al colon

Uno specifico marker sul cromosoma 8 è correlato a un incremento del 23 per cento della probabilità di sviluppare la patologia. Una ricerca frutto della collaborazione tra ricercatori israeliani, spagnoli e statunitensi ha portato a nuove conoscenze sulla predisposizione genetica allo sviluppo del cancro del colon-retto: una singola variazione sul cromosoma 8 potrebbe essere responsabile di una notevole percentuale dei casi.
Secondo quanto pubblicato sul numero di luglio della rivista “Cancer Biology and Therapy” a firma di scienziati dell’Università del Michigan ad Ann Arbor, dell’Institut Català d’Oncologia, in Spagna e del National Israeli Cancer Control Center, lo studio ha riguardato il confronto di materiale genetico proveniente da migliaia di pazienti affetti da cancro del colon e da soggetti sani, al fine di valutare la prevalenza di tale neoplasia tra i familiari diretti dei pazienti. Complessivamente si è trovato che la presenza di uno specifico marker sul cromosoma 8, chiamato allele C dell’rs10505477, è correlato a un incremento del 23 per cento della probabilità di sviluppare la patologia.
Inoltre, tale correlazione è risultata particolarmente forte nel caso di pazienti con diagnosi avvenuta prima dei 55 anni di età. La convinzione che ci si trovi sulla strada giusta per capire meglio la predisposizione genetica per questo tipo di tumori è corroborata dalla pubblicazione di altri tre lavori sulla rivista “Nature Genetics” che riguardano una piccola area, nota come 8q24, dello stesso cromosoma 8. Il fatto che i gruppi di pazienti siano molto diversi dal punto di vista etnico dimostra il ruolo fondamentale del marker individuato.

Le light fanno male

Secondo uno studio pubblicato da Circulation, la rivista dell’American Heart Association, consumare una o piu’ soft drink al giorno, anche senza zucchero, aumenta il rischio di avere problemi cardiovascolari. I ricercatori dell’universita’ di Boston hanno studiato 9mila persone di mezza eta’ per quattro anni. All’inizio dello studio, quelli che consumavano una o piu’ bibite al giorno, sia light che normali, hanno mostrato un aumento del 48% della prevalenza di sindrome metabolica, un insieme di fattori (obesita’, pressione alta, bassi livelli di colesterolo ‘buono’ ed altri) legati al rischio di diabete e problemi cardiaci. Dopo quattro anni, i partecipanti allo studio che non avevano sindrome metabolica all’inizio, hanno mostrato un aumento del rischio di svilupparla del 44% se erano consumatori abituali di soft drink.

Il pc a manovella è finalmente realtà

Il computer portatile super economico pensato 5 anni fa da Nicholas Negroponte per i Paesi in via di sviluppo, e presentato al pubblico dal segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, a Tunisi, nel novembre del 2005, può finalmente essere messo in produzione e distribuito sul mercato. Gli sviluppatori hardware partner del progetto One laptop per child (Olpc) hanno infatti ricevuto il via libera alla produzione dei componenti necessari alla creazione di milioni di esemplari del laptop da 100 dollari. Sono state raggiunte le tre milioni di unità prenotate, il che ha permesso di iniziarne la produzione. Così, già dal prossimo ottobre i primi portatili a manovella arriveranno tra le mani dei bambini delle nazioni emergenti, anche se non si sa quali siano i governi che hanno fatto i primi ordini.
L’XO (questo il suo nome) è pensato per portare l’alfabetizzazione informatica nelle aree povere della terra e progettato per funzionare anche in assenza di elettricità (ecco giustificata la manovella), il piccolo laptop verde è espressione della solidarietà globale.
Tra i grandi nomi dell’hitech che hanno scelto di collaborare al progetto di Negroponte troviamo Google, Red Hat e Amd. Proprio in questi giorni, inoltre, anche Intel è entrata a far parte del gruppo. La produzione è stata affidata a Quanta.

Nicholas Negroponte e Kofi Annan innanzo al computer

La mano bionica funziona

Mano bionica applicataLa mano bionica con le cinque dita perfettamente funzionanti è stata prodotta dalla Touch Bionics (www.touchbionics.com). E’ la prima volta che un arto artificiale viene messo in corrispondenza col sistema nervoso affinché gli ordini partiti direttamente dal cervello diventino comandi per far muovere le dita anche per operazioni semplici ma dove è richiesta molta precisione come tenere in mano una moneta, infilare la chiave nella toppa, trattenere il coltello quando si mangia.

Disegno mano bionica

Falso fisioterapista

Ha abusato di almeno 48 uomini dal 2003. Nei suo avviatissimi studi di fisioterapia narcotizzava i pazienti (solo e rigorosamente quelli maschi) con la scusa di dover compiere manovre dolorose. Poi ne abusava sessualmente. Decine di persone sono rimaste vittima delle violenze del sedicente fisioterapista, in realtà senza lauree né diplomi. A chi, al risveglio, denunciava fastidiosi dolori, l’uomo spiegava che si trattava dell’effetto delle sue manipolazioni. Quando un paziente dal sonno meno pesante si è accorto di tutto. In quell’occasione si rese conto di quanto stava subendo e cominciò a gridare chiedendo aiuto ai familiari che lo aspettavano fuori dallo studio. I parenti, entrati nel locale, trovarono il fisioterapista con i pantaloni ancora abbassati, in atteggiamento inequivocabile. Altro che fisioterapista!

Divers…amente subacquei

SubaqueoPortovenere ha ospitato “Divers…amente subacquei”: concorso fotografico, arte digitale, e gara di nuoto. Il concorso fotografico è un po’ speciale, visto che si svolge sott’acqua, e che ha per protagonisti atleti disabili. Sub, ma non per forza esperti di fotografia, purchè vogliano condividere la passione per il mare, ed esprimerla mediante lo scatto di alcune immagini significative. Stiamo parlando del Progetto “Divers…amente subacquei”, che si è tenuto il 7 e 8 luglio nella splendida cornice di Portovenere, provincia di La Spezia.
Il concorso non è che una delle tappe del progetto, curato dal Gruppo Sub Ospedale in collaborazione con la Consulta Disabili della Spezia e del Parco Regionale Naturale di Portovenere, che nasce dalla volontà di avvicinare il maggior numero di persone all’attività subacquea. Infatti l’organizzazione mette a disposizione dei concorrenti 10 fotocamere compatte digitali subacquee, e il supporto logistico per l’effettuazione delle immersioni.

asd Gruppo Sub Ospedale,
via del Forno, 15 loc. Felettino
19125 La Spezia
Email: gsolaspezia@libero.it

Francia, a scuola con gli altri

Bandiera franceseNicolas Sarkozy ha difeso il diritto dei bambini handicappati di poter frequentare, se loro e le loro famiglie lo vogliono, le scuole ordinarie. “Il sistema di assistenza alla scolarizzazione dei bambini colpiti da handicap dovrà aiutarli quindi anche nelle scuole ordinarie – ha detto il presidente della Repubblica francese – in modo da evitare che si formino ghetti”.
“Inoltre – ha aggiunto l’inquilino dell’Eliseo – gli altri studenti impareranno ad accettare la differenza”. Sarkozy ha anche annunciato che chiederà la definizione di un quinto settore della protezione sociale incaricato di “prendere a carico la dipendenza”.
Sul tema delle persone affette da hadicap si era scatenato un duro scontro tra Nicolas Sarkozy con la candidata socialista alla presidenza della Repubblica Segolene Royal in occasione del dibattito televisivo che il 3 maggio aveva preceduto il ballottaggio.
Sarkozy aveva caldeggiato l’opportunità che tutti i bambini handicappati potessero frequentare “scuole normali”. A questa proposta la Royal aveva duramente replicato: “Penso che si sia raggiunto il massimo dell’immoralità politica. Sono scandalizzata da quello che ascolto” aveva detto, sostenendo che non bisogna sopprimere gli aiuti ai piccoli colpiti da handicap.

Accessibilità al web per i disabili

Accessibilità: vale solo per il 2% dei siti web della pubblica amministrazione. Il convegno “Web senza barriere”, organizzato dall’area Web della Facoltà di Economia e dalla Commissione per l’attuazione della legge 104/92 dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata. Un dibattito sulle nuove frontiere della rete e sulla necessità di rendere accessibili le conquiste dell’evoluzione tecnologica anche per le persone con disabilità. Come ha ricordato Antonio de Vanna, responsabile dell’ufficio accessibilità del Cnipa (Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione) intervenuto ai lavori, “il concetto di accessibilità è in evoluzione. Dobbiamo considerare che con il termine disabili si intendono anche le persone svantaggiate in senso più ampio, cioè anche gli immigrati, gli analfabeti e gli anziani.” Le tecnologie dell’informazione devono essere uno strumento di inclusione, ha sottolineato de Vanna, come ricorda la Carta di Riga del 2006. “Bisogna ricordare che se non si rendono accessibili le tecnologie alle persone disabili si crea davvero una grande esclusione sociale”.
Un compito che riguarda sia privati che pubblici, se si considera che dei più di 20 mila siti della pubblica amministrazione in Italia, solo una percentuale compresa tra l’1 e il 2 per cento è accessibile. “Non dobbiamo considerare i requisiti di accessibilità un ostacolo alle tecnologie emergenti sul web” ha spiegato Mario di Domenicantonio, del dipartimento per l’Innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri. Di Domenicantonio ha sottolineato che per fare in modo che i siti siano accessibili è necessario che redattori, grafici e tecnici conoscano i fondamenti del linguaggio html e le regole per rendere più facilmente accessibili i contenuti del web. Aumentare la consapevolezza di chi lavora con il web, significa rendere più diffusa l’applicazione dei criteri generali per l’accessibilità e delle buone prassi. In questo modo, l’accessibilità diventerebbe una caratteristica naturale del web, intrinseca, che potrebbe poi essere estesa a tutti i tipi di persone disabili con il supporto di tecnologie assistive.

Immagine del portale

Un libro per le famiglie

Il libro “Mai soli – Domande e risposte delle famiglie con disabilità” del dott. Giorgio Genta, è stato stampato in 1000 copie fuori commercio e raccoglie articoli pubblicati su vari portali della disabilità, frutto di una riflessione corale delle famiglie riunite nell’Associazione Bambini Cerebrolesi Federazione Italiana (www.associazioneabc.it). Il libro può essere richiesto all’Associazione con una gradita e libera offerta a favore dell’Associazione stessa, per aiutare a coprire i costi di stampa della pubblicazione. Il volume può essere anche richiesto presso: abcliguria@gmail.com

Libro Genta

ID

Logo Istituto Italiano DonazioniL’Istituto Italiano della Donazione sarà presente con un proprio stand al Salone della responsabilità Sociale che si terrà allo IULM di Milano i giorni 27-28 settembre 2007. Un’occasione per far conoscere le Associazioni che fanno parte di IID alle Aziende e i loro progetti.

E’ italiano il mause da usare senza mani

FaceMOUSESi chiama FaceMOUSE ed è un nuovo software che permette di muovere il cursore sullo schermo di un computer e digitare su una tastiera virtuale attraverso i movimenti della testa. Permette l’utilizzo del pc anche a persone affette da gravi disabilità.
L’idea di sviluppare un sistema che permettesse l’utilizzo del pc anche a persone affette da gravi disabilità è venuta nel 2003 a Simone Soria, uno studente di ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Oggi, a soli tre anni e mezzo di distanza, Soria è un neo-imprenditore e FaceMOUSE un prodotto commercializzato.
Il funzionamento è semplice: è sufficiente un pc dotato del software specifico e collegato a una videocamera messa di fronte al soggetto. I movimenti del capo vengono registrati per dirigere il cursore, simulando un mouse: spostando il volto verso l’alto, il cursore si sposterà nella parte alta dello schermo. Per cliccare un tasto del mouse virtuale è sufficiente fissare per qualche secondo il centro del monitor. Il sistema, inoltre, è un utile strumento di comunicazione per le persone che non riescono a parlare. E’ dotato di una tastiera virtuale, che può essere visualizzata sullo schermo. Mediante i movimenti della testa si selezionano le lettere per scrivere sul monitor ciò che si vuole dire, mentre un sintetizzatore vocale permette una conversazione. Infine, è possibile utilizzare FaceMOUSE per interagire con le apparecchiature elettroniche e dare comandi come accendere o spegnere la luce, abbassare o alzare le tapparelle o comunicare al telefono.

FaceMOUSE

FaceMOUSE

Padre disperato

Una tragedia che si poteva evitare, chiedeva aiuto alle strutture sanitarie che mai sono intervenute. L’uomo, un pensionato di 60 anni, si era consegnato ai carabinieri dopo aver strangolato il figlio 26enne. Calogero Crapanzano, il maestro 60enne in pensione che nel mese di luglio ha strangolato il figlio autistico di 26 anni, è stato scarcerato.
A stabilire la sua liberazione è stato il gip di Palermo Donatella Puleo. Immediatamente dopo il delitto l’uomo si era consegnato ai carabinieri. Il magistrato aveva allora convalidato l’arresto, ma ha poi deciso di rimandarlo a casa. Il pm Gaetano Paci aveva chiesto la custodia cautelare solo per fini probatori, cioè per acquisire elementi di prova e riscontri alle accuse. Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, il pensionato aveva più volte chiesto aiuto alle strutture sanitarie, che non erano però intervenute. Il figlio, infatti, dava spesso in escandescenza, picchiava i genitori e si feriva da solo. Di qui la decisione del padre di portarlo in campagna e strangolarlo con una corda.

Una mela contro l’asma

MelaI giovani che assumono poche vitamine con la dieta hanno sintomi respiratori più severi. La vecchia formula della mela viene rispolverata per sintetizzare un nuovo risultato della ricerca e cioè: una dieta povera di vitamine e di altri nutrienti essenziali peggiora i sintomi asmatici. Soprattutto nei teenager e soprattutto se fumatori. A sostenerlo è uno studio americano pubblicato sulla rivista Chest.
«I micronutrienti anti-ossidanti e anti-infiammatori presenti nella dieta – dice uno degli autori, Jane Burns della Harvard School of Public Health – riducono la tosse, le infezioni respiratorie e i sintomi asmatici. I giovani che assumono poca frutta, poca vitamina E e pochi acidi grassi omega-3 sono più a rischio di asma».
La ricerca ha tenuto sotto controllo 2.112 studenti canadesi e americani di scuola superiore per la durata di un intero anno. A tutti è stato sottoposto un questionario che riguardava le abitudini alimentari, l’uso di medicinali e il fumo. Successivamente tutti i partecipanti sono stati sottoposti a test respiratori. Secondo Jane Burns, la ricerca si è focalizzata sui teenager, perché la loro è l’età ideale per verificare la capacità polmonare e le abitudini alimentari.
«Durante l’ultima fase dell’adolescenza – ha spiegato – la statura si è ormai stabilizzata e la crescita polmonare pure. In questo momento la funzione respiratoria è molto vicina a quella ottimale». Lo studio ha monitorato la dieta nel corso di un solo anno, ma è probabile che le abitudini alimentari riflettano quelle dell’infanzia. Un terzo dei ragazzi dello studio era soprappeso e il 72 per cento non assumeva preparati multivitaminici. Circa il 25 per cento, poi, fumava quotidianamente e almeno un terzo non consumava le dosi giornaliere raccomandate di frutta e vegetali, vitamine A e E, beta carotene e omega-3.

Farmaci, qualcosa si muove

Il Brasile ha ottenuto uno sconto del 30 per cento dalla società farmaceutica Abbott per un antivirale – il Kaletra – usato conto il virus dell’AIDS. L’accordo permetterà al paese sudamericano di risparmiare poco meno di 8.000.000 euro all’anno, e permetterà l’accesso all’antivirale alle fasce più povere della popolazione. La casa farmaceutica ha dichiarato che praticherà lo sconto anche a altre nazioni povere del pianeta. Qualche mese prima, un’altra casa farmaceutica – la Merck – aveva rifiutato la proposta del Brasile per uno sconto sull’Efavirenz, altro antiretrovirale usato contro il virus dell’AIDS, la Merck aveva offerto uno sconto del 30 per cento, chiedendo quindi 1,10 dollari per pillola, invece dei 1,59 dollari previsti dal listino. Ma i brasiliani si sono rifiutati. Perché, hanno chiesto alla Merck, a noi il farmaco costa 1,10 mentre ai thailandesi 0,66 dollari per pillola? Ed è finita che il Brasile ha stretto un accordo con l’India per acquistare il generico dell’Efavirenz a 0,45 dollari per pillola.
La Merck tempo addietro aveva dovuto subire dalla Thailandia una richiesta di licenza compulsoria proprio per l’Efavirenz. (La licenza compulsoria permette di produrre o importare un farmaco senza dover tenere conto dei diritti di proprietà intellettuale sanciti dalla World Trade Organization ma solo in caso di emergenze sanitarie)

La selezione degli articoli di Città Ideale verrà proposta in diversi giorni.

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About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. ImprendiNews.com è la prima testata attiva dal 1º maggio 2014. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

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